SICILIA – Green pass, ordine disatteso. Musumeci fa marcia indietro

L’ordinanza del presidente Musumeci, tra retromarcie e fuoco amico, scatena dure critiche da parte delle opposizioni. “Stiamo assistendo ad un balletto imbarazzante ed umiliante. Ordinanze urgenti scritte male che vivono lo spazio di poche ore prima di essere ritirate, continue modifiche ed aggiustamenti che creano solo confusione e difficoltà di applicazione”, spiega Claudio Fava.

“In una situazione come quella attuale serve una guida autorevole: e Musumeci non lo è. Assistiamo invece ad un susseguirsi caotico di prese di posizione e di misure contraddittorie, mentre la Sicilia continua ad essere in coda per la campagna vaccinale e in testa per ricoveri e contagi”, accusa il deputato regionale. Al coro di critiche non fa mancare la propria voce il capogruppo del Movimento Cinquestelle Giovanni Di Caro. “Un’ordinanza tardiva e confusa, l’ennesimo tentativo di mascherare le tantissime inefficienze della campagna anticovid del governo regionale. Inefficienze, tra l’altro,  testimoniate dai numeri,  che condannano la Sicilia senza appello”, argomenta. “E’ più che evidente che qualcosa non ha funzionato, ora Musumeci sfodera il suo pezzo forte, la chiusura della stalla quando i buoi sono irrimediabilmente scappati, cosa che ha fatto anche sul fronte incendi”, dice.

“Riassumendo, una ordinanza bocciata nella sostanza, ma anche nella forma, scritta in maniera confusa e pasticciata, peggio anche delle precedenti. E ce ne voleva”, conclude. Tranchant il giudizio del capogruppo dem Giuseppe Lupo: “Un pasticcio in più che conferma lo stato confusionale del governo Musumeci, che si muove come un pugile suonato”.

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