Strage di Altavilla, compagni di scuola ricordano Kevin

“Insieme a te è volato in cielo un pezzo del nostro cuore, continueremo a vivere con gioia sicuri che un giorno ci ritroveremo. Ciao Kevin”.

È il testo di un commovente biglietto scritto dai compagni del liceo artistico “Renato Guttuso” dedicato a Kevin Barreca, ucciso dal padre insieme al fratellino Emanuel di appena 5 anni e alla mamma Antonella Salamone nei giorni scorsi nella loro abitazione ad Altavilla Milicia.
    I compagni di Kevin hanno pure collocato un mazzo di fiori nel laboratorio artistico e osservato un minuto di silenzio. Per ricordare il ragazzo ucciso, il professore Giacomo Sciortino ha realizzando un suo ritratto. Anche la sorella andava nella stessa scuola. “Erano seguiti a casa. I due ragazzi erano assenti da scuola da lunedì scorso. E un particolare inquietante viene fuori dai racconti di alcuni amici del liceo artistico di Kevin. Uno degli alunni ha riferito di aver ricevuto il 4 febbraio, pochi giorni prima del delitto, un messaggio. “Kevin scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c’erano i demoni in casa – racconta il compagno di scuola -. Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio”. Forse il nome della setta.

Intanto, gli studenti del liceo artistico “Renato Guttuso” per disposizione della dirigente scolastica Maria Rita Chisesi, non parteciperanno alla sfilata di Carnevale prevista per le vie della città.

Ossessionati da Satana, in preda a deliri mistici, invasati.”Abbiamo fatto solo del bene”, avrebbero detto agli investigatori durante l’interrogatorio fiume di domenica scorsa.Anche se l’avvocato della coppia nega perfino che siano stati interrogati e aggiunge: “Sono confusi e si professano innocenti”. Nessun pentimento, nessun tentativo di rinnegare i tre atroci delitti commessi, duqnue. Giovanni Barreca e i suoi complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, rivendicano il folle gesto compiuto. Dietro l’uccisione della moglie di Barreca, Antonella Salamone, di 42 anni, e dei figli Kevin ed Emanuel, di 15 e 5 anni, pianificata da tempo, a quanto pare, nei minimi particolari, ci sarebbe stato il tentativo di liberare la casa dell’uomo dal demonio. E una setta. Sarebbe stato Barreca stesso a contattare la coppia, conosciuta durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica, poi frequentata in privato, e a chiedere di essere aiutato a liberarsi dalla presenza di Satana che si era impossessato della donna e dei due ragazzini. L’uomo, per motivi ancora non chiari, ha risparmiato la terza figlia 17enne, trovata nella casa dell’orrore illesa e sotto choc. E Fina e Carandente, che nei loro profili social pieni di post a sfondo religioso, sfogano tutto il loro fanatismo, avrebbero accettato. “Mia sorella mi ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti” ha raccontato Calogero Salamone, fratello di Antonella. Una condivisione non solo psicologica la loro. I due avrebbero, infatti, partecipato materialmente ai tre delitti che, col passare delle ore, si rivelano sempre più macabri. La Salamone sarebbe stata uccisa per prima, forse dieci giorni fa. Difficile anche per i medici legali che dovranno eseguire l’autopsia chiarire come sia stata assassinata e l’esatta data della morte. Della vittima sono stati trovati solo pochi resti carbonizzati. Accanto alle spoglie, sotterrate sotto pochi centimetri di terra ad Altavilla Milicia, paese della famiglia, c’erano vestiti e suppellettili della donna, elementi che fanno pensare a un vero proprio rituale esoterico. I tre avrebbero voluto purificare il corpo e gli oggetti col fuoco. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, basate anche sulla confessione di Barreca e sul racconto della figlia 17enne, poi sarebbe toccato ai fratellini che prima di essere soffocati sarebbero stati sottoposti a sevizie. Sui corpi sono stati trovati lividi e ferite. Quando Barreca, sabato notte, ha chiamato i carabinieri confessando gli omicidi, i militari sono corsi nell’abitazione e hanno trovato Kevin ed Emanuel morti. Secondo indiscrezioni i due ragazzini sarebbero stati incaprettati. Sotto choc la comunità di Altavilla Milicia. 

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