“Uccise il cognato”: condanna ridotta a 8 anni per Raimondo Burgio

Otto anni di reclusione per Raimondo Burgio, 40 anni, di Palma di Montechiaro, accusato di avere ucciso il cognato Ignazio Scopelliti, 45 anni. I giudici della Corte di appello di Palermo, al processo “bis”, dopo che la Cassazione aveva annullato la prima sentenza, hanno concesso le attenuanti generiche che hanno fatto ulteriormente diminuire la pena rispetto ai 10 anni e 8 mesi decisi nel primo processo di secondo grado.

Il delitto è avvenuto il primo novembre del 2018, a colpi di pistola, davanti all’abitazione della madre dell’imputato.I giudici, come sostenuto dalla difesa, affidata all’avvocato Francesco Scopelliti, hanno adesso deciso un ulteriore sconto di pena.All’origine dell’omicidio, secondo la ricostruzione dei fatti, ci sarebbero stati dei contrasti accesi fra la vittima e la moglie, sorella dell’imputato, i cui rapporti si erano incrinati tanto da arrivare a una separazione molto conflittuale.Raimondo Burgio, fu immortalato in un video mentre sparava, per strada, a Ignazio Scopelliti, 45 anni, in un primo momento negò i fatti, poi, il cambio di strategia e la confessione precisando che andava in giro armato e aveva sparato per timore.

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