AGRIGENTO – Processo “Parcometro”, guerra di testi fra accusa e difesa

Altra udienza incandescente al processo scaturito dall’inchiesta “Parcometro” che ipotizza un giro di estorsioni mafiose  ai danni dei posteggiatori abusivi della città. Ormai è un susseguirsi di colpi di scena al processo  che si sta celebrando al Tribunale di Agrigento su un giro di estorsioni aggravate dalle modalità mafiose ai danni dei posteggiatori abusivi della città dei templi. Uno dei testi dell’accusa che l’udienza scorsa aveva ritrattato, è tornato sui suoi passi confermando quanto precedentemente sottoscritto nella denuncia e presentando un nuovo esposto nel quale asserisce di aver subito minacce ad opera dei familiari degli imputati. E così il parcheggiatore abusivo Calogero Meli, tre giorni dopo l’ultima udienza, si è presentato dai carabinieri e ha sporto ulteriore denuncia. Il Pm Fulantelli ha chiesto di acquisire il nuovo documento.

Sul banco degli imputati siedono Vincenzo Cacciatore, 47 anni; Pietro Capraro, 27 anni, e Nicolò Vasile, 22 anni, tutti di Villaseta.

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