AGRIGENTO – Arresto Di Giovanni, Pd:”Il Sindaco non può affrontare questa vicenda pronunciando parole di rito”

Alle 13:45 il sindaco parla: “Esprimo incondizionata, e senza riserve, fiducia nel lavoro della magistratura, che,

indubbiamente, eserciterà il proprio corso investigativo secondo legge. Allo stesso tempo auspico che il dottor Gaetano

Di Giovanni dimostri la correttezza del proprio operato”.

Egregio sindaco di Agrigento, lei non può affrontare questa vicenda pronunciando parole di rito.

E’ suo preciso dovere dare alla città risposte puntuali.

Visto che sembra non capire, le diamo un aiuto formulando noi le domande e aspettando da lei dichiarazioni più ampie e

circostanziate su questa vicenda ignobile che riguarda la condizione delle persone più fragili.

1) perché ha nominato capo staff un condannato in appello per danno erariale e indagato nell’inchiesta sulla gestione del

distretto socio sanitario di Agrigento?

2) dopo l’indagine della magistratura, partita già nel 2020, ha promosso ispezioni amministrative per verificare il

funzionamento del distretto socio sanitario?

3)la nomina del Di Giovanni è una sua scelta, oppure è frutto di indicazioni di politici del suo entourage?

4) quali provvedimenti pensa di mettere in atto per verificare l’attuate gestione del distretto socio sanitario?

5) pensa di apportare dei correttivi per evitare che si ripetano in futuro fatti come quelli evidenziati dall’inchiesta penale?

6) se la sua amministrazione è estranea ai traffici di cui è accusato il Di Giovanni, perché lei stesso non chiede alla

regione una ispezione accurata, per verificare la corretta gestione del distretto socio-sanitario, in modo da fugare ogni

sospetto malevolo?

7) pensa di dover chiedere scusa alla città per le scelte operate in merito alla direzione del distretto socio sanitario?

Sindaco, non può sempre nascondersi, informi la città, convochi una conferenza stampa e chiarisca la posizione di

Gaetano Di Giovanni in seno alla sua amministrazione.

Diversamente saremo autorizzati a pensare il peggio.

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