E’ stata confermata anche in appello da parte della Corte dei Conti la condanna nei confronti del dirigente Gaetano Di Giovanni e della dipendente comunale Angela Orlando, accusati di aver causato un danno erariale da oltre 120mila euro al Ministero della Famiglia disponendo gli atti che portarono all’acquisto degli ormai famosi suv del comune di Agrigento.
La sentenza è arrivata, nelle scorse settimane, con i giudici contabili che hanno respinto su tutta la linea il ricorso presentato dai due contro la condanna giunta in primo grado nel febbraio scorso.Per i giudici sussistono “tutti i presupposti della responsabilità amministrativa, essendo stato comprovato in atti che l’acquisto, da parte dei soggetti in epigrafe, di n. 4 SUV, per l’importo di € 120.000,00 ha sostanzialmente assorbito il 96% dei 135.000 euro a disposizione, denotando comunque una sostanziale abnormità e sproporzione rispetto all’unico intervento realizzato nel corso della mattina dell’ultimo giorno utile del periodo citato”.
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