AGRIGENTO – Migrante partorsice nel centro d’accoglienza

«Non c’è stato tempo, ha rotto le acque e in circa 10 minuti ha messo al mondo il bambino. C’è stata la mano di Dio e tutto è andato bene». Lo racconta Salvatore Natalello, 64 anni, medico di Medicina generale, conosciuto ad Agrigento anche per il servizio svolto in guardia medica, che ha fatto nascere il piccino, figlio di una subsahariana ventenne ospite del Centro di accoglienza straordinaria di contrada Ciavolotta che è gestito dalla cooperativa sanitaria «Il Delfino» di cui è presidente Giovanni Catuara. Queste le dichiarazioni del medico Salvatore Natalello: «Ha rotto le acque e in circa 10 minuti ha messo al mondo il bambino, nonostante 35 anni di esperienza, non aveva mai fatto nascere un bambino ed ha vissuto una forte esperienza umana, oltre che professionale”.

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