AGRIGENTO – Omicidio Alfano, difesa chiede di sentire due carabinieri

La difesa del carabiniere Salvatore Rotolo, condannato in primo grado a diciotto anni di reclusione con l’accusa di avere ucciso la compagna Antonella Alfano, chiede nuove prove. Gli avvocati Sergio Monaco e Gioacchino Genchi avevano chiesto la riapertura dell’istruttoria già nella prima udienza. Ieri hanno aggiunto molto altro. La Corte di assise di appello di Palermo deciderà il 28 febbraio. La sentenza, con rito abbreviato, è stata emessa il 7 giugno scorso. La commessa trentaquattrenne è stata trovata morta il 5 febbraio del 2011 nella sua auto distrutta da un incendio nel boschetto di via Papa Luciani. La difesa, che ha sempre sostenuto la tesi secondo la quale l’incidente è reale, nella prima udienza ha chiesto di acquisire il pc della vittima per cercare nuovi moventi e l’effettuazione di una nuova consulenza sui tabulati telefonici. Il sostituto procuratore generale Ettore Costanza aveva prodotto un documento col quale viene certificato l’accesso alla banca dati da parte dei carabinieri per conoscere il numero di targa del motorino di Rotolo visto da un collega dell’imputato nei pressi del ritrovamento dell’auto la mattina del delitto. La difesa, secondo la quale ci sarebbe “una suggestione investigativa attorno a Rotolo”, ha replicato ieri chiedendo di sentire anche i due militari che hanno effettuato quell’accesso e molte altre persone che hanno partecipato all’attività di indagine.

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