ALTAVILLA MILICIA – Dolore e rabbia tra i presenti alla camera ardente

Altavilla Milicia, l’ultimo saluto a Kevin, Emanuel e alla madre: lutto cittadino per la strage. I feretri delle tre vittime sono stati restituiti ieri alle famiglie dopo l’autopsia che ha confermato le torture sui tre cadaveri.Quest’oggi nella cittadina alle porte di Palermo la camera ardente nel plesso del Comune, Zucchetto, che resterà aperta fino alle ore 20 circa. Questo pomeriggio, alle 18, il parroco don Salvo Priola ha presieduto un momento di preghiera e di commiato.

“Chiedo che in questi giorni nella nostra Arcidiocesi, specialmente durante l’Eucaristia, si preghi per le vittime della strage di Altavilla Milicia: Antonella, Kevin, Emanuel e per i genitori e i parenti di Antonella”.

L’invito alla preghiera è quello dell’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Il presule chiede a tutti i fedeli dell’arcidiocesi di pregare anche “per il pentimento e la conversione a Dio dei responsabili di questa assurda atrocità che ancora una volta ci ha posto dinnanzi a vite in macerie, ai cumuli del disagio sociale e delle fragilità umane, terreno fertile per i nuovi seduttori del fanatismo religioso che profanano il Volto e il Nome Santo di Dio, lento all’ira e grande nell’amore”.

“Si elevino – prosegue – preghiere anche per la comunità di Altavilla Milicia fortemente provata e attonita dinnanzi a tanta violenza. Impegniamoci tutti per una convivenza umana pacifica, fraterna e giusta, sul fondamento della cura reciproca e della solidarietà – conclude il vescovo – perché non avanzi l’iniquità e non si raffreddi l’amore nei cuori di molti”.

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