ARS – Proroga all’esercizio provvisorio [VD TG]


Il presidente della Regione Nello Musumeci ha preso atto della richiesta avanzata dal Pd in conferenza dei capigruppo e ha riunito a Palazzo dei Normanni, nella stanza del governo, la giunta per dare il via libera alla proroga di un mese dell’esercizio provvisorio, in scadenza il 31 marzo. «Prendiamo atto della richiesta del Parlamento – dice Musumeci – ci rendiamo conto che nella legge di stabilità ci sono 3-4 norme sulle quali occorre tempo per affrontarle, sono convinto che la manovra, se c’è la volontà, può essere approvata anche a metà aprile in modo così da lavorare poi alle riforme». Il ddl di proroga non appena approvato dalla giunta sarà trasmesso all’Ars per l’esame in commissione Bilancio e poi in aula. Musumeci ribadisce il suo progetto riformista invitando a prestargli fiducia su alcuni interventi essenziali, e poi, se lo si ritiene necessario, si decreti anche la fine della legislatura e il conseguente voto anticipato. “Questo deve essere il governo delle riforme,- dice Musumeci- con quattro-cinque priorità, tra cui la modifica della legge elettorale. Poi, se vogliamo, possiamo anche discutere di andare a votare, io non sono attaccato allo sgabello. Come ho sempre ripetuto, io sono il presidente della semina e non della raccolta”.
Precedentemente l’Ars aveva approvato l’ordine del giorno col quale si dà il via libera al bilancio consolidato per il 2016: il M5s ha votato contro mentre i deputati del Pd si sono astenuti. L’aula quindi ha incardinato il Defr
Il Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale, tramite la capogruppo, Valentina Zafarana, interviene a seguito delle dichiarazioni del presidente della Regione, Nello Musumeci: “Approviamo almeno le riforme essenziali, poi sono disponibile al voto anticipato”. Zafarana afferma: “Le dichiarazioni di Musumeci suonano come una dichiarazione di resa e delineano una legislatura già al capolinea, una maggioranza a pezzi, ormai inesistente e un presidente non più in grado di governare la situazione. A questo punto si apre solo una strada: mettere in sicurezza i conti della Regione con una manovra base che si occupi di alcuni impegni prioritari e indifferibili, risorse ai Comuni e politiche di aiuto ai disabili, e poi il Parlamento scriva una legge elettorale che dia governabilità a chi vince e si torni al voto entro l’anno. Le riforme sono cosa da governo in salute, non possono avviarsi le riforme senza una solida base programmatica sulla quale costruire, e questo governo ha già dimostrato di non aver nessuna di queste caratteristiche”.

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