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CAMMARATA – Rinvenuti ferro e rame proventi di furto dai cantieri [FOTO]

Concessi gli arresti domiciliari a Giovanni Marino (nella foto), 56 anni, di Cammarata, e Giuseppe Pardi, 30 anni, di Campofranco, finiti in cella con l’accusa di avere rubato ferro da un cantiere stradali dell’Anas per il rifacimento dello svincolo di Castronovo di Sicilia

Concessi gli arresti domiciliari a Giovanni Marino (nella foto), 56 anni, di Cammarata, e Giuseppe Pardi, 30 anni, di Campofranco, finiti in cella con l’accusa di avere rubato ferro da un cantiere stradali dell’Anas per il rifacimento dello svincolo di Castronovo di Sicilia, che si sviluppa per più di due chilometri lungo la strada statale 189. E’ stato il Gip il Tribunale di Termini Imerese, al termine della direttissima, a convalidare gli arresti, disponendo per i due imputati la misura della detenzione domiciliare. Ad ammanettarli i carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi. Il blitz è scattato mentre Marino e Pardi, dopo aver caricato il camion Iveco Eurocargo su cui si muovevano, con l’ausilio della gru del mezzo stesso, si accingevano ad uscire dal cantiere per immettersi sulla 189. Prontamente fermata la corsa del camion i carabinieri con una manovra repentina, procedevano all’arresto dei due. Il camion, di cui sia assicurazione che revisione erano scadute da diversi anni, veniva posto sotto sequestro unitamente all’intero carico: ben 8000 chilogrammi di tondini in ferro, utilizzati nelle costruzioni di cemento armato, senza i quali anche la sola speranza di proseguire in futuro i lavori di rifacimento dello svincolo, sarebbe stata vana, considerato l’ingente danno causato. Poche ore dopo i carabinieri della Compagnia di Cammarata, agli ordini del capitano Vincenzo Bulla, procedevano alla perquisizione del terreno in uso al Marino, a seguito della quale venivano rinvenuti ulteriori 2000 chilogrammi di materiale edile in ferro, provento di furto, perpetrato pochi giorni addietro nello stesso cantiere, mentre in un container venivano inoltre rinvenuti 60 chilogrammi di cavi in rame, tra l’altro già ripulito dalla guaina, sicuro provento di altri furti, pronto per essere rivenduto.


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