CORONAVIRUS – Sicilia, assessore Falcone:”Bloccare subito i treni dal Nord”

Dopo le misure più stringenti varate ieri dal presidente della Regione Nello Musumeci che ha soprattutto ridotto ulteriormente le linee di trasporto urbane e extraurbane su gomma, navi e aliscafi, l’assessore regionale ai Trasporti chiede di fermare anche l’unico treno a lunga percorrenza rimasto in servizio dopo la radicale riduzione di collegamenti decisa da Trenitalia

“Gli enormi sacrifici che gli italiani hanno accettato di compiere per fermare il coronavirus, rischiano di essere vanificati dalle zone d’ombra del Decreto #iorestoacasa come il mancato blocco dei treni. Nelle ultime ore, infatti, sembra che sia ripreso il flusso di viaggiatori che lasciano le Regioni del Nord per raggiungere via rotaia il Mezzogiorno, un’emorragia che richiede divieti ancora più stringenti da Roma”, ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture della Regione Siciliana Marco Falcone.

“Lanciamo per questo un appello al Governo nazionale: si blocchino in giornata i treni per il Sud per chiudere così potenziali linee di contagio e garantire la tutela della salute della popolazione, dal personale viaggiante fino ai cittadini delle Regioni dove ancora il virus sembrerebbe darci il tempo di issare un argine. Da ieri in Sicilia – ricorda Falcone – il Governo Musumeci ha dimezzato le corse degli autobus pubblici e privati e delle navi traghetto, sospendendo le linee non essenziali. Non escludiamo, per quanto di nostra competenza, un’ulteriore stretta”.

I realtà dei “treni dal Nord” ne resta uno, l’Intercity 723 Roma-Palermo che parte da Termini alle 7.26 e arriva a Palermo Centrale alle 19.25 con la sua “biforcazione” per Catania e Siracusa con arrivo nel capoluogo aretuseo alle 18.33. C’è poi il Roma-Reggio Calabria che parte alle 16.26 con arrivo a Reggio intorno a mezzanotte e che consentirebbe non senza peripezie in un’Italia chiusa per virus di raggiungere la Sicilia. 

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