FAVARA – Omicidio cardiologo Alaimo, la difesa dell’imputato sostiene l’incapacità di intendere e volere

La difesa dell’imputato, Adriano Vetro,  il bidello favarese che lo scorso anno uccise con un colpo di pistola il cardiologo nel suo ambulatorio di via Bassanesi. rappresentata dagli avvocati Santo Lucia e Sergio Baldacchino(nella foto), sostiene ormai da tempo l’incapacità di intendere e volere del bidello. Una tesi sposata anche dal primo consulente nominato dalla Corte di Assise, la psichiatra Cristina Camilleri. Adesso la Corte di Assise, che scioglierà la riserva il prossimo 15 febbraio, dovrà decidere se nominarne un altro oppure andare oltre. Intanto prosegue l’escussione dei testimoni. Altri quattro sono comparsi in aula. Si tratta dei consulenti di parte chiamati a deporre rispettivamente dalla difesa e dalla parte civile. Le conclusioni rassegnate alla Corte, com’era assai probabile, sono state diametralmente opposte. Sentito anche il fratello dell’imputato che ha riferito sul lungo percorso medico del congiunto, in cura nel corso degli ultimi anni da diversi specialisti. 

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