Ferrovie, soppresso il 25% dei treni regionali: Agrigento sempre più isolata

Continua, inesorabile, il piano di dismissione dei treni regionali sulle linee ferroviarie della Sicilia: l’ultimo atto, in ordine di tempo, firmato dalla Direzione Trasporto Regionale di Trenitalia ha sancito la soppressione del 25% di tutti i convogli che circolano nella Regione a partire dal 29 luglio. Sulla vicenda intervengono oggi Mario Stagno e Nino Stella, della FIT CISL.

“Siamo di fronte – scrivono i due sindacalisti ad una situazione disastrosa per il trasporto ferroviario siciliano: ben 38 treni sono stati cancellati dall’orario ufficiale e 500 persone, tra personale di Trenitalia e dipendenti di ditte esterne, rischiano il licenziamento. In provincia di Agrigento la linea maggiormente colpita è la Canicattì – Licata dove rimarrà in esercizio un solo convoglio, rendendo quindi sempre più probabile la dismissione della rete ferroviaria, mentre forti riduzioni sono previste sulla Agrigento – Catania. Tutto ciò avviene a pochi mesi dalla conclusione di importanti lavori di ammodernamento dell’intera rete, costata alla collettività svariati milioni di euro”.

“La Regione Sicilia – secondo Stagno e Stella – non può e non deve ignorare la grave situazione in atto: dove sono finiti i 55 milioni di euro promessi per l’acquisto di nuovo materiale rotabile ? Ed ancora, che fine ha fatto la promessa di stipula di un contratto di servizio con Trenitalia entro il primo semestre 2012? I Siciliani non possono pagare le conseguenze di un pessimo modo di amministrare la cosa pubblica, ed in particolare il delicato ramo del trasporto pubblico locale. La Provincia di Agrigento, nella fattispecie, sta pagando, a caro prezzo, sotto diversi punti di vista, la mancata riattivazione dei collegamenti con il nord del paese: è assurdo, quindi, anche solo ipotizzare ulteriori tagli al trasporto ferroviario in un territorio che, negli ultimi 30 anni, ha subito la soppressione di centinaia di km di linee ferroviarie”.

“Auspichiamo che tutti, compresa la deputazione nazionale, i Presidenti delle province ed i sindaci delle città interessate dai tagli, facciano la propria parte per risolvere immediatamente la vicenda. In assenza di interventi, nel prossimo mese di settembre potremmo assistere a nuovi e ancor più decisi tagli alla rete ferroviaria siciliana, già ridotta all’osso”, hanno concluso Mario Stagno e Nino Stella.

 

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