INCHIESTA “BRAVI RAGAZZI” – In 5 chiedono il rito abbreviato

E’ iniziata ieri l’udienza preliminare relativa all’inchiesta denominata “Bravi Ragazzi”, partita da Agrigento e durata due anni, che ipotizza un trattico di droga importata dall’Albania e smerciata in Sicilia. Ieri mattina è partita l’udienza preliminare.

23 sono gli imputati. 4 i destinatari di misure cautelare in carcere eseguiente nella città di Agrigento: Alellandro Puntorno, 45 anni, e i fratelli Vincenzo,Mario  e Giuseppe Cacciatore, rispettivamente di 50, 35 e 45 anni. Coinvolto anche Andrea Puntorno, 37 anni, agrigentino trasferitosi da tempo a Torino e fratello di Alessandro e la compagna Patrizia Fiorillo che di hanni ne ha 42 e che era stata posta agli arresti domiciliari. I cinque agrigentini secondo l’accusa, avrebbero trasportato un carico di 36 chili di marijuana da Torino in Sicilia. Il committente, sempre secondo l’accusa, sarebbe Vincenzo Cacciatore, pregiudicato. Il trasporto della sostanza stupefacente invece sarebbe stato seguito materialmente da Giuseppe attraverso un autocarro a bordo del quale ci sarebbe stata la droga destinata ad Agrigento.

Vincenzo Cacciatore davanti al gip ha dichiarato di non conoscere i fratelli Puntorno e di non essere mai stato a Torino.

Ieri durante l’udienza preliminare i cinque agrigentini hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Il processo riprenderà il 20 luglio con la requisitoria del pm Paolo Toso.

Secondo l’accusa i componenti del gruppo viaggiavano su furgoni preceduti da una staffetta per evitare i controlli delle forze dell’ordine ed era seguiti da una scorta armata per difendersi da eventuali tentativi di rapina.

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