La Ss Ag- Cl ridotta ad una discarica, appello della Strada degli Scrittori

La strada statale 640 Agrigento – Caltanissetta, poi battezzata “Strada degli Scrittori”, è adesso la strada della spazzatura. Sacchi di immondizia, in ampie e ricorrenti discariche, costeggiano il tracciato stradale. L’associazione culturale “Strada degli Scrittori”, diretta da Felice Cavallaro, lancia l’allarme e afferma: “L’Agrigento – Caltanissetta è ridotta ad una discarica abusiva. L’associazione ‘Strada degli Scrittori’ auspica una ‘rivolta’ delle amministrazioni locali perché, d’intesa con Prefettura e Anas, sia represso efficacemente il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti. L’indecenza di un popolo che non sa tutelare il proprio ambiente, e di amministratori che non sanno organizzarsi per intervenire con i propri tutori dell’ordine, non può ovviamente essere addebitata soltanto all’Anas che pure ha il governo della strada. Da tempo denunciamo i ritardi dei lavori sulla Caltanissetta-Agrigento, e il mancato completamento della segnaletica in corrispondenza con i paesi legati agli autori. E adesso, i cumuli di spazzatura accatastati ovunque rendono una plastica rappresentazione del disastro ambientale e umano di alcuni luoghi della nostra splendida Sicilia. E ciò accade anche lungo le ‘Provinciali’ di accesso ad Agrigento, in quelle di collegamento fra Porto Empedocle, Favara, Raffadali, Aragona e Agrigento, comprese tutte le strade extraurbane di accesso a tutte le tappe della Strada degli Scrittori, compresa, finanche, la contrada a Racalmuto dove c’è la casa di Sciascia. Ovunque gli incivili riversano montagne di rifiuti. Bisogna incentivare i controlli, soprattutto con un sistema di video-sorveglianza che ha dato buoni frutti all’interno dei centri abitati. Il rispetto del territorio è un obbligo per tutti noi se davvero vogliamo sperare in un riscatto dei luoghi facendo anche leva sui nomi degli scrittori che qui sono nati o hanno trovato ispirazione. E’ la scommessa di chi non può invocare un incremento di visitatori e viaggiatori offrendo spettacoli indecorosi”.

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