LAMPEDUSA – La Sea Watch entra in porto, “la capitana” arrestata: migranti sbarcati

Con un blitz in piena notte, la Sea Watch dopo due settimane in mezzo al mare entra nel porto di Lampedusa violando per l’ennesima volta l’alt intimatogli dalla Guardia di Finanza.  È stata arrestata la capitana di Sea Watch, Carola Rackete, “Non ce la faccio più, devo portarli in salvo”: sono state le sue parole. I finanzieri sono quindi saliti a bordo della nave, procedendo all’arresto. La “capitana” rischia da 3 a 10 anni di carcere. L’accusa è violazione dell’articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra. La decisione di non attendere più la comandante la prende poco dopo l’una di notte: accende i motori e fa rotta verso l’Isola. Immediatamente la motovedetta della Guardia di Finanza che in questi ultimi due giorni è sempre rimasta accanto alla nave della Ong le intima l’alt. Un ordine, dicono i finanzieri, ripetuto tre volte e sempre rimasto inascoltato. Quando è ormai evidente che la Sea Watch è entrata in porto, la motovedetta tenta un’ultima mossa, ponendosi tra la banchina e la nave per impedire l’attracco. Ma Carola non si ferma e porta la Sea Watch sempre più vicino. L’incidente viene evitato per un niente: la motovedetta e la nave si toccano per un’istante, l’imbarcazione della Gdf finisce contro la banchina e riesce però a sfilarsi senza conseguenze per l’equipaggio. Alle 2.50 i finanzieri sono saliti a bordo della nave per uscirne, tre minuti dopo, con la comandante, che è stata prelevata e fatta salire su un’auto tra gli applausi e qualche insulto. Subito dopo aver portato via Carola, i militari e gli uomini della Polizia sono saliti a bordo per notificare il provvedimento di sequestro della nave. E a bordo sono saliti anche i medici e i volontari dell’Unhcr e dell’Oim, per un primo screening sanitario e per fornire ai 42 migranti ancora sull’imbarcazione le prime informazioni. Al momento andrà agli arresti domiciliari. La decisione è della Procura di Agrigento che la accusa di resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio. La comandante, arrestata in flagranza, ha indicato un’abitazione a Lampedusa come domicilio in cui scontare gli arresti. Entro 48 ore la Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, dovrà chiedere al gip la convalida dell’arresto. Il giudice delle indagini preliminari ha altre 48 ore per fissare l’udienza, che si terrà ad Agrigento, in cui si dovrà decidere se convalidare o meno il provvedimento. Secondo quanto si apprende, La procura, nelle prossime ore, valuterà anche se ci sono profili di reato nella condotta dell’equipaggio della nave. Nessuna responsabilità è invece configurabile per i parlamentari che sono a bordo della Sea Watch.

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