L’autista Giovanni Luppino chiede di essere sentito dal gip

Ha chiesto di essere sentito, nel corso dell’udienza preliminare fissata per il 13 dicembre, Giovanni Luppino, l’uomo che ha accompagnato Matteo Messina Denaro alla clinica La Maddalena di Palermo il giorno in cui il boss di Castelvetrano venne arrestato.

Luppino, che fece da autista al capomafia che si spostava da Campobello di Mazara a Palermo per essere sottoposto alla chemioterapia, inizialmente era accusato di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena. Recentemente i pm gli hanno contestato anche l’associazione mafiosa.

Imprenditore agricolo, finito in cella il 16 gennaio, giorno dell’arresto di Messina Denaro, Luppino ha sostenuto di avere conosciuto l’uomo poi portato in clinica col nome di Francesco tramite Andrea Bonafede (l’uomo che ha prestato l’alias al boss) e di non averlo più visto per mesi. «È venuto domenica sera, a dirmi di portarlo alla casa di cura per le terapie e io l’ho fatto», disse al gip durante l’interrogatorio di garanzia. Solo vedendo i militari Luppino avrebbe chiesto al conoscente se cercavano lui. E Messina Denaro avrebbe finalmente fatto capire la sua vera identità . Fandonie per i pm, che peraltro gli hanno trovato addosso due cellulari in modalità aerea, un coltello a serramanico e alcuni documenti.

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