Mareamico denuncia puntelli sotto il viadotto “Caos” a rischio crollo,per l’Anas: «Struttura monitorata costantemente»

La delegazione di Agrigento dell’associazione Mare Amico denuncia le condizioni di degrado in cui versa il viadotto Caos della statale 640 ‘Strada degli Scrittorì a Porto Empedocle (Agrigento): «Quello che abbiamo scoperto è semplicemente vergognoso!» scrive l’associazione in un post su Facebook con un video che non lascia spazio all’immaginazione.

L’associazione lascia intendere che ci sarebbe un rischio crollo: «Chi ha deciso di mettere quei puntelli è un incosciente! Perché sapeva che la struttura soprastante era in pericolo ed ha trovato una soluzione ridicola ed inadeguata – è scritto nel post -. L’Anas deve giustificare ciò che ha realizzato a Porto Empedocle e se è consapevole che da quel viadotto passano ogni giorno TIR pesantissimi che trasportano pale eoliche, autobus pieni di persone e migliaia e migliaia di auto».

La replica dell’Anas

La risposta dell’Anas non si è fatta attendere: l’azienda afferma che «ha sempre correntemente effettuato le consuete attività ispettive come per tutti gli altri viadotti in gestione, sia tramite il personale di esercizio che tramite il personale tecnico, come da procedure aziendali sul monitoraggio dei ponti».

«Il viadotto Caos non presenta limitazioni di carico relative alla normale circolazione stradale», prosegue la nota di Anas. Per quanto riguarda, invece, il transito dei trasporti eccezionali dovuti alla realizzazione dei parchi eolici, Anas ha tenuto «numerose riunioni, alla presenza delle imprese e dei trasportatori. Sono state eseguite specifiche verifiche sulla transitabilità dei suddetti trasporti eccezionali e sono stati presentati interventi provvisionali, con le debite relazioni di calcolo da parte di una società di ingegneria specializzata nel settore, per l’esecuzione di rinforzi locali utili a garantire in sicurezza il transito di pale eoliche e turbine con carichi superiori a 44 tonnellate. I puntelli sono stati installati, quindi, non per garantire il transito della normale circolazione ma per consentire in sicurezza il transito di tali trasporti eccezionali».

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