MESSINA – Corruzione negli appalti del Genio civile, giro di mazzette svelato da un trojan

Un trojan piazzato nei telefoni di due sospetti ha svelato un giro di mazzette che ha coinvolto, oltre ad alcuni imprenditori, funzionari del Genio Civile di Messina e Trapani e un dirigente del Comune della Città dello Stretto. Arrestate 11 persone, accusate di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e fittizia intestazione di beni. Quattordici in tutto gli indagati.

Dal trojan piazzato nel cellulare di Micali è poi venuta fuori un’altra storia di corruzione: quella di Giuseppe Frigone, funzionario del Comune di Messina in servizio al Dipartimento Immobili Comunali. In cambio di una mazzetta di mille euro il funzionario gli avrebbe affidato in somma urgenza, quindi senza gara, i lavori di manutenzione straordinaria al mercato cittadino Sant’Orsola.

Ma l’azione di Micali, sempre ascoltato dalla polizia grazie al trojan, non si sarebbe fermata a Messina. L’imprenditore si sarebbe aggiudicato i lavori di dragaggio nel porto di Mazara del Vallo (Tp), per un importo di oltre un milione. Insieme ad altri due imprenditori indagati avrebbe corrotto Giancarlo Teresi, ingegnere capo del Genio Civile di Trapani, responsabile dei lavori nel porto.

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