Nuovi record per il prezzo della benzina

Nuova fiammata dei prezzi della benzina. Con i rialzi delle addizionali regionali sulle accise, il prezzo sfiora oggi 1,74 euro al litro. Secondo il monitoraggio di Quotidiano energia all’Ip si tocca infatti la cifra di 1,738 euro, ma al Sud e al Centro, dove è più forte l’effetto addizionali, si arriva quasi 1,8 euro al litro.

Le addizionali sono scattate in Toscana (5 centesimi), Lazio (2,6), Liguria (2,5), Marche (5), Umbria (4 centesimi), e non hanno toccato il diesel. 

Secondo il Quotidiano Energia “a livello Paese, il prezzo medio praticato dalla benzina (in modalità servito) va oggi da 1,729 euro/litro degli impianti Shell all’1,738 di quelli IP (no-logo in salita a 1,640). Per il diesel si passa dall’1,699 euro/litro di Eni all’1,702 di Tamoil (no-logo a 1,599). Il Gpl è tra gli 0,744 euro/litro di Eni e lo 0,756 di Tamoil (no-logo a 0,726)”.

Consumatori: “Stangata di 192 euro (in più all’anno) sulle famiglie”
“Le ricadute per gli automobilisti saranno drammatiche: solo in termini diretti spenderanno per i propri pieni di benzina 192 euro in più nel 2012”. E’ quanto si legge in una nota di Federconsumatori e Adusbef, che parlano di “un aumento incredibile, a cui vanno aggiunte le ricadute indirette (dovute all’aumento dei costi di trasporto dei beni di largo consumo). Queste ultime, lo ricordiamo, non sono pagate solo dagli automobilisti, ma indistintamente da tutti i cittadini, dal momento che incidono sulla determinazione dei prezzi dei beni”. Secondo le associazioni dei consumatori, a incidere in maniera indiretta sulla crescita dei prezzi, inoltre, contribuisce l’aumento delle tariffe autostradali. Secondo le stime dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, solo per questi fattori (ricadute indirette carburanti e tariffe autostradali), si avrà un rincaro nel settore alimentare di +161 euro annui.

“Per questo – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef – si rende sempre più urgente intervenire sul fronte dei carburanti, prima di tutto con l’annullamento del nuovo aumento dell’Iva prospettato da settembre, che avrà effetti disastrosi sul potere di acquisto delle famiglie”. Secondo Trefiletti e Lannutti, “bisogna agire in maniera determinata sul versante delle liberalizzazioni anche in questo settore, aprendo la vendita alla grande distribuzione con importanti effetti in direzione di un calmieramento dei prezzi. Infine, è necessario disporre un serio piano di controlli e verifiche sul meccanismo della doppia velocità, per contrastare in maniera determinata le intollerabili speculazioni che spesso si verificano in questo settore”.

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