Omicidio Loris Stival: confermata condanna per calunnia a Veronica Panarello

La Corte d’appello di Catania ha confermato la condanna di Veronica Panarello a due anni per calunnia nei confronti del suocero Andrea Stival che aveva chiamato in correo per l’uccisione e l’occultamente del cadavere di suo figlio Loris, trovato morto in un canalone di Santa Croce di Camerina, nel Ragusano, il 19 novembre del 2014.

Per quell’omicidio la donna è stata condannata, con sentenza definitiva, a 30 anni di reclusione.

La sentenza è stata emessa della Corte d’appello di Catania, che conferma quella di primo grado del Tribunale di Ragusa del 17 settembre del 2021.
    Veronica Panarello aveva accusato il suocero, assistito dall’avvocato Francesco Biazzo, di essere stato il suo amante e che l’uomo avrebbe ucciso Loris quando il bambino avrebbe scoperto la loro relazione, minacciando di raccontare tutto al padre. Tutte affermazioni smentite da indagini e da sentenze della magistratura che hanno sancito la totale estraneità di Andrea Stival dalle accuse mosse dalla donna.
    “La Corte d’appello di Catania – ha commentato il legale della donna, l’avvocato Francesco Villardita – si è riservata di depositare le motivazioni entro 90 giorni. Le studieremo e vaglieremo il ricorso per Cassazione”.

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