Approvata la rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Palermo. Il via libera è arrivato a Sala delle Lapidi nella tarda serata di ieri, 29 giugno, con un voto a maggioranza, a un giorno dal termine ultimo fissato dallo Stato. Le opposizioni si sono astenute. È stato modificato il piano che era stato definito, nel gennaio del 2022, dalla giunta precedente, guidata da Leoluca Orlando. L’amministrazione Lagalla si è mossa su ambiti limitati perché, come chiarito dalla Corte dei Conti, al Comune sono stati dati «stretti margini di intervento» e non è stata resa possibile «la riscrittura dello stesso piano».
Per rimettere i conti in ordine è previsto l’aumento delle entrate tributarie e delle tariffe di alcuni servizi, come, ad esempio, impianti e sportivi e mense scolastiche. Verranno effettuati dei tagli ai trasferimenti alle aziende partecipate. Previsti interventi per il potenziamento della capacità di riscossione di tutte le entrate comunali e per la riduzione dei costi e delle spese per il funzionamento degli uffici. Rispetto al vecchio piano, questo rimodulato prevede un tempo di applicazione di dieci anni, e non più di venti. Per evitare il dissesto del Comune di Palermo, lo Stato è intervenuto con 180 milioni di euro.
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