PORTO EMPEDOCLE – Esenzione ticket, intervento di Firetto

Il 21 gennaio 2012 è entrata in vigore in Sicilia la nuova legge riguardante l’esenzione dal ticket sulle prestazioni sanitarie, sia farmaceutiche che di specialistica ambulatoriale convenzionata.
Cambia il sistema con il quale sarà certificata l’esenzione dal pagamento del ticket. La Sicilia adotta un sistema basato sia sull’età degli utenti sia sul reddito complessivo dei nuclei familiari.
“La situazione finanziaria della Regione Sicilia è disastrosa – dice il sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto -, con un deficit che pare sia superiore ai due miliardi di euro.
Ecco quindi la necessità del governo regionale di fare cassa, e invece di iniziare una discussione su come rendere più equo l’attuale sistema di compartecipazione alla spesa a carico dei cittadini, di agire con rigore, ma selettivamente, sulla spesa inappropriata, riqualificando i servizi perché lo squilibrio economico finanziario è sempre associato ad un disavanzo dei Livelli Essenziali di Assistenza, ha preferito intervenire con tagli lineari.
I cittadini erano impreparati, le Asp erano impreparate, ed è stato subito il caos.
In tutta la provincia di Agrigento grossi sono i disagi per gli utenti tutti e per i medici di famiglia che da giorno 23 gennaio hanno avuto a che fare per la prima volta con il nuovo sistema delle esenzioni: la causa principale sta nel fatto che il sistema informatico non è stato aggiornato con le nuove disposizioni, quindi per i medici di base è risultato particolarmente complicato attestare nelle ricette se il paziente avesse i requisiti per l’esenzione oppure no.
Evidente l’errore commesso dall’Assessore alla Sanità nel fare un decreto immediatamente esecutivo e nel momento in cui le stesse aziende sanitarie territoriali non sono adeguatamente preparate ai compiti previsti dalla nuova legge.
Ammalarsi comporta già dei costi molto elevati per colpa dei superticket introdotti dal precedente governo nazionale, e questi ulteriori ticket faranno aumentare sensibilmente la spesa sanitaria per chi è malato.
Non vorremmo che ammalarsi diventasse un lusso. Un lusso che una economia disastrata come quella della provincia di Agrigento non si potrebbe di certo permettere.
Sarebbe stato più opportuno, invece, continuare nella lotta agli sprechi e nel ricercare l’appropriatezza delle cure” conclude Firetto.

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