PROCESSO “HARDOM” – Interrogato l’ex capo della Squadra Mobile, Alfonso Iadevaia

Nel processo “Hardom”, sono imputati quattro empedoclini con l’accusa di associazione a delinquere e spaccio di stupefacenti, che si celebra in Tribunale ad Agrigento davanti ai giudici della prima sezione penale presieduta da Giuseppe Melisenda Giambertoni,  ha testimoniato l’ex capo della Squadra mobile della città dei templi, Alfonso Iadevaia. Il funzionario di polizia ha raccontato che l’inchiesta che portò all’esecuzione di undici fermi, nacque grazie ad un’altra indagine legata alla cattura dell’allora boss latitante Gerlandino Messina. “Cercavano Messina – ha detto – e si scopri un importante  traffico di cocaina”. Lo ha rivelato l’ex dirigente della squadra mobile Alfonso Iadevaia, adesso funzionario dello Sco (Servizio centrale operativo), deponendo al processo “Hardom” dove sono imputati quattro empedoclini con l’accusa di associazione a delinquere e spaccio di stupefacenti. In questo troncone di processo che si celebra con il rito ordinario sono imputati Alfonso Sanfilippo, 42 anni; Salvatore Di Betta, 32 anni; Salvatore Radio, 47 anni; e Salvatore Miliziano, 23 anni. Nel processo celebrato con il rito abbreviato il Gip del Tribunale di Palermo ha deciso la condanna di sei imputati e l’assoluzione del solo Antonino Russello di Favara. Il processo riprenderà il prossimo 14 gennaio.

 

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