RACALMUTO – Sfiducia o gioco perverso di strategia politica? [Vd1][Vd2]

In quest’ultimo fine settimana a Racalmuto si parla di una possibile sfiducia da parte della propria maggioranza consiliare nei confronti del Sindaco Emilio Messana da loro stessi acclamato e votato nell’ultima campagna elettorale e uscito vittorioso contro altri 5 candidati alla poltrona di primo cittadino dopo ben 3 anni di commissariamento. Ora,  8 consiglieri  su dieci della maggioranza, tranne Morena Mattina e Giuseppe Guagliano(area Calogero Giglia) hanno firmato, “il venir meno della fiducia nei confronti del sindaco Emilio Messana”. “Sfiducia – spiegano – che formalizzeremo nei prossimi giorni”.

“Abbiamo constatato che i cittadini sono insoddisfatti dell’azione amministrativa della Giunta – scrivono gli otto consiglieri – . Abbiamo chiesto, ripetutamente, al sindaco di avviare il rilancio dell’azione amministrativa con un nuovo e più proficuo rapporto con il consiglio comunale e con i cittadini e il contestuale cambio degli assessori”. 

Appena una decina di giorni fa, l’assessore al Bilacio Salvatore Manto si era dimesso. Gli altri tre assessori – Paolo Alessi, Carmela Matteliano e Salvatore Picone – si erano congelati le deleghe. “Ebbene, nonostante la disponibilità verbale ed a fronte dell’aggravarsi delle difficoltà e del malcontento popolare – continua il documento dei consiglieri – il sindaco ed il partito Democratico, da alcuni mesi, ormai, mantengono una situazione di stallo, finalizzato prima al mantenimento in Giunta di qualche assessore vicino al partito, poi alla richiesta di maggior potere e poltrone”.

“Nonostante il Pd esprima il sindaco ed abbia fatto incetta di posti di potere in organismi e commissioni, a fronte di soli due consiglieri comunali rispetto ai 10 di maggioranza, – prosegue il documento – chiede ben due assessorati nell’ipotetica nuova Giunta, anteponendo gli interessi di partito a quelli della cittadinanza”.

E ancora, per quanto riguarda la crisi politica in atto, i due consiglieri comunali rimasti fedeli al Sindaco, Morena Mattina e Giuseppe Guagliano invitano la Presidente del Consiglio, Ivana Mantione a logiche e corrette  dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio  visto che fa parte degli 8 consiglieri firmatari il documento di sfiducia al sindaco Emilio Messana . Come abbiamo fatto noi dimettendoci dalla carica di Vice Presidente del Consiglio(nel caso di Guagliano ) e di Presidente della 3^ commissione consiliare( nel caso di Morena Mattina). Sarebbe logico e corretto aspettarsi  che analoga iniziativa fosse presa  dai consiglieri, che tra gli otto firmatari della sfiducia al Sindaco, ricoprono cariche istituzionali, si tratta di: Ivana Mantione ( Presidente del Consiglio ), Vincenzo Mattina (Presidente della 2° com/ne Consiliare).Dimissioni che sarebbero, per loro, quanto mai opportune, proprio alla luce della coerenza e del rispetto  richiamati nel documento che hanno sottoscritto. 

Ebbene, scrivono correttamente gli 8 consiglieri comunali della maggioranza “potere e poltrone” e saranno proprio queste, ci spiace scriverlo, a far saltare tutto, ma non per il bene dei cittadini ma per quello di loro stessi. E poi, bisogna vedere se gli otto riusciranno a trovare la quadra con i 5 dell’opposizione. A volte la politica è strana per tante cose. Una su tutte, la matematica, che non è una branca esatta.  Nella vita reale 2+2 fa 4, ma spesso in politica 2+2 fa 5. Vedremo , se sarà una questione di giorni per il bene cittadino o ancora una questione di mesi tramutati in anni per raggiungere la fine del mandato , e quindi, i propri tornaconti che in politica sono sempre esistiti e continueranno ad esistere.

E sulla vicenda interviene subito il segretario provinciale del Pd, Giuseppe Zambito.

E’ bene precisare che il Partito Democraticonon ha nessun assessore, trattandosi di una giunta tecnica nominata dal sindaco, e non detiene nessuna posizione di potere se non quella legittima che l’elettorato ha affidato al sindaco Emilio Messana dirigente del PD. Tuttavia il sindaco si è dimostrato disponibile ed aperto alla richiesta dei partiti della coalizione che vogliono una nuova giunta politica composta da persone da loro indicate”.

 Secondo Zambito “risulta intempestivo e minaccioso il documento con il quale si ventila la formalizzazione, nei prossimi giorni, di una possibile mozione di sfiducia. Non è certamente auspicabile fare naufragare un’esperienza amministrativa che ha portato una ventata di novità. E’ lontano da me pensare che si voglia tornare  alle vecchie logiche lottizzatrice che tanto danno hanno provocato al paese”. “Si punta, forse, al commissariamento del comune? Auspico un ripensamento ed una ricomposizione della frattura che si è venuta a creare in seno alla coalizione, per ripartire con un nuovo slancio nell’interesse generale. A breve sarò a Racalmuto per incontrare i dirigenti del mio partito e le forze alleate per cercare una soluzione”.

 

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