RACALMUTO – Uccise i genitori a colpi di mannaia: giudizio immediato per Salvatore Sedita

Giudizio immediato per Salvatore Sedita, il 34enne di Racalmuto che lo scorso 13 dicembre ha massacrato i genitori Giuseppe Sedita e Rosa Sardo, uccidendoli nella loro abitazione con 47 colpi di mannaia. 

Lo ha disposto il gip del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Gloria Andreoli, saltando quindi l’udienza preliminare. Alla decisione si è arrivati dopo che lo psichiatra Lorenzo Messina, incaricato dal giudice di eseguire una perizia, è arrivato alla conclusione che Sedita è capace di intendere e volere “ma ha agito sotto la spinta disinibente e aggressiva della cocaina”.

Gli accertamenti erano stati sollecitati dal procuratore reggente Salvatore Vella e dal pubblico ministero Gloria Andreoli per fare luce sulla capacità di intendere e volere e sull’effettiva portata dei problemi mentali dell’indagato che erano noti a tutti ma sui quali, anche secondo quanto sostenuto dallo stesso gip, non sarebbe stato fatto abbastanza.

Salvatore Sedita, dopo l’interrogatorio, aveva disposto il suo ricovero nella sezione psichiatrica del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. All’origine delle violenze e del successivo massacro, secondo quanto lui stesso ha detto al gip, ci sarebbero i contrasti con i genitori che, a suo dire, non l’avrebbero accettato e avrebbero persino minacciato di buttarlo fuori di casa. 

Esclusa un’incapacità di intendere e volere, almeno per il momento, la vicenda approda in aula per il dibattimento in cui Sedita è accusato pure di maltrattamenti ai danni dei genitori. La prima udienza, davanti alla Corte di assise presieduta da Giuseppe Miceli, è in programma il 14 settembre. I legali dei familiari, Giuseppe Contato e Giuseppe Zucchetto, indicati come “parti offese”, si costituiranno parte civile. 

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