Sequestrato il Muos

La procura di Caltagirone ha ordinato il sequestro dell’impianto satellitare Usa Muos nella riserva di Niscemi, nel nisseno. Il provvedimento fa seguito alla decisione del Tar di Palermo che aveva accolto i ricorsi dei No Muos contro la prosecuzione dei lavori di realizzazione dell’impianto di telecomunicazioni nella base americana.

Appena cinque giorni fa due rappresentanti del comitato No Muos avevano protestato davanti alla sede dell’Ars, sdraiandosi dentro due bare, proprio per chiedere il rispetto della sentenza del Tar. Iniziativa che ha avuto l’appoggio soltanto dei deputati regionali grillini.

Il sequestro è stato disposto dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, per violazione del vincolo paesaggistico di inedificabilità assoluta presente in una riserva naturale, al quale sono sottoposte anche le costruzioni di carattere militare. Il provvedimento è stato già notificato al comandante del contingente militare statunitense presente nella base di Sigonella. L’esecuzione è del nucleo di polizia giudiziaria della polizia municipale della Procura di Caltagirone.

Soddisfazione per i sigilli al Muos in casa Cinquestelle e tra i rappresentanti delle Mamme no Muos

Giampiero Trizzino M5S, presidente commissione Ars: “Esprimiamo soddisfazione per il provvedimento di sequestro, un atto più che doveroso, dopo il recente pronunciamento del Tar. Crocetta in questo momento ha poche revoche da architettare e si inchini alle legge. Ad ogni modo, siamo consapevoli che questo non è l’ultimo passaggio, per questo motivo alla fine del mese illustreremo ai deputati del Parlamento europeo le ragioni della nostra ferma opposizione all’impianto di Niscemi”.

Concetta Gualato, presidente del comitato Mamme no Muos: “Siamo entusiasti, la legge è dalla nostra parte. I politici che fino ad oggi sono scesi a compromessi devono farsene una ragione. Il Muos è pericoloso ed abusivo”.

Il sequestro della base satellitare Muos di Niscemi, su disposizione della Procura di Caltagirone, segna un ulteriore successo della mobilitazione pacifista e ambientalista contro la militarizzazione della Sicilia. Viene in questo modo sanzionata l’illegalità reiterata dei lavori, continuati sotto la tutela del governo Renzi-Alfano nonostante la sospensiva disposta dal Tar. Adesso la mobilitazione deve proseguire fino allo smantellamento totale del sistema radaristico, per la smilitarizzazione della Sicilia, a partire da Sigonella.
Occorre restituire i territori e i loro beni alle popolazioni e alla promozione della loro fruizione sociale e naturale. La battaglia per fare della Sicilia e del Mediterraneo spazi pubblici di pace, accoglienza dei profughi e dei migranti, di cooperazione tra i popoli, continua. Rifondazione comunista Sicilia partecipa e invita a partecipare alla manifestazione No Muos del 4 Aprile a Niscemi.

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