Spento il rogo a Bellolampo. Morto forestale a Castronovo

PALERMO – Dopo sette giorni di fiamme, nubi inquinanti, colonne di vapore maleodorante sembra sia stato spento l’incendio divampato nella discarica dei rifiuti palermitana a Bellolampo. Nella città annientata da un caldo innnaturale si respira un’aria mista a umidità che porta tracce di bruciato: le polveri del rogo della discarica. Le analisi dicono che non ci sono pericoli per la salute, – si aspettano i dati sulla diossina – ma l’incendio dei rifiuti si è trasferito dalla collina sopra Palermo alla città: i cumuli che coprono i cassonetti vengono dati alle fiamme considerati i ritardi nella raccolta creando un altro allarme igienico e ambientale anche perchè nei rifiuti biologici con le altissime temperature di questi giorni cominciano subito i processi di putrefazione con conseguente scolo di liquame e odori nauseanti. 

E quindi le nubi inquinanti provocate dai roghi ora sono più piccole durano meno ma si formano sotto casa delle persone o davanti ai negozi. Il deputato Mpa Sandro Oliveri dice che il Comune deve attivare “una massiccia campagna di prevenzione e comunicazione al fine di arginare il preoccupante fenomeno degli incendi ai cumuli di rifiuti che in città aumentano ora dopo ora”. Poi il parlamentare aggiunge: “Il presidente del consiglio Mario Monti e il ministro Passera intervengano con urgenza per sbloccare i 60 milioni di fondi FAS già destinati dal Comune all’Amia ma mai trasferiti. Si tratta di una consistente parte di quei 150 milioni che, fatta eccezione per la prima tranche, Palermo attende invano da due anni e dei quali chiederò conto con una interrogazione urgente”.

INCENDIO DOLOSO NEL TRAPANESE. È stato domato l’imponente rogo sviluppatosi ieri sera sul monte Sparacio, nel Trapanese. Il fuoco si è esteso per più di dieci chilometri, interessando prima il territorio di Custonaci e, nella notte, quello di Castellammare del Golfo. La Forestale ha accertato che si è trattato di un incendio doloso. Il fuoco è stato appiccato, a distanza di poco tempo, in due punti diversi. Il forte vento di scirocco e l’afa hanno reso le operazioni di spegnimento particolarmente difficili. Da terra hanno operato le squadre antincendio della forestale ed i vigili del fuoco. Le fiamme sono state spente nella tarda mattinata grazie all’intervento di tre mezzi aerei. I danni sono da quantificare. Sulla vetta del monte Sparacio c’è un fitto lecceto ed il fuoco ha lambito il bosco.

EMERGENZA NEL PALERMITANO. È emergenza incendi nel palermitano dove roghi alimentati dal caldo e dallo scirocco stanno bruciando boschi e sterpaglie. I vigili del fuoco di Palermo hanno impegnato tutte le squadre e richiamato in servizio i colleghi liberi dal lavoro. Gli incendi più grossi sono divampati a Campofelice, Collesano, Castronovo di Sicilia dove ieri è morto, durante le operazioni di spegnimento un forestale di 42 anni, Villafrati, Geraci Siculo, Partinico e Monreale.

MORTO FORESTALE A CASTRONOVO.La vittima si chiamava Francesco Pizzuto. Secondo i primi accertamenti, l’incendio era stato spento, quando il forestale è tornato indietro a prendere un manicotto dimenticato. Il rogo, probabilmente per il caldo torrido e lo scirocco, è tornato ad ardere e la vittima, colta di sorpresa, non è riuscita a mettersi in salvo. L’uomo, che lavorava da stagionale, era sposato, aveva adottato tre bambini di 7, 9 e 11 anni ed era originario di Castronovo di Sicilia. I colleghi hanno visto tornare a divampare le fiamme e sono tornati indietro, ma per la vittima non c’era nulla da fare.

“Questo tragico episodio – dice Nuccio Ribaudo, segretario generale della Fali-Cgil di Palermo – dovrebbe fare riflettere chi nei giorni passati si è reso protagonista di un attacco violentissimo e vile contro i Forestali che, per guadagnare 50 euro al giorno, mettono a rischio la loro vita. Queste persone dovrebbe chiedere scusa ai Forestali e alle loro famiglie. Il nostro pensiero va alla famiglia che, come sindacato, cercheremo di aiutare in tutti i modi”.

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