STRAGE DESUSINO – Il reo confesso Giuseppe Centorbi si presenta davanti al Gup

A Gela, davanti al gup Veronica Vaccaro, è iniziata ieri l’udienza preliminare nei confronti di Giuseppe Centorbi, licatese di 40 anni accusato (e reo confesso) di avere sterminato la famiglia Militano.

La strage di registrò il 21 giugno scorso, in contrada Desusino. All’alba Centorbi uccise Filippo Militano di 52 anni, la moglie Giuseppa Carlino di 45 anni, ed il figlio della coppia, il tredicenne Salvatore. Dopo la strage Centorbi, sospettato sin da subito, scomparve. Venne arrestato quattro giorni dopo, al termine di un inseguimento. Ieri, davanti al gup Veronica Vaccaro del Tribunale di Gela, è iniziata l’udienza preliminare. I familiari dei due coniugi uccisi si sono costituiti parte civile ed hanno chiesto un risarcimento di 20 milioni di euro. Il gup ha accolto l’istanza del difensore di Centorbi di sottoporre l’imputato a perizia psichiatrica per scoprire se al momento della strage era capace di intendere e di volere. L’incarico sarà conferito loro il 4 aprile. In quella data, infatti, si terrà la prossima udienza.

 

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