CAMPOBELLO DI LICATA – Middioni in carcere, il difensore chiede l’annullamento della sentenza

“Una sentenza confermata in appello stabilisce che l’imprenditore Salvatore Paci, l’accusatore di Gioacchino Middioni, era socio occulto di Giuseppe Falsone. Adesso si sostiene il contrario; Middioni sarebbe estortore e Paci vittima”. L’avvocato Giovanni Castronovo, con questi argomenti, ha chiesto al tribunale del riesame l’annullamento dell’ordinanza che il 26 novembre ha portato in carcere il bracciante agricolo trentottenne, cugino del boss Falsone, con l’accusa di associazione mafiosa ed estorsione. Il difensore ha contestato l’ordinanza del Gip Lorenzo Matassa spiegando che le accuse di mafia “ sono già state escluse da un precedente processo e non essendoci fatti nuovi non può essere  più giudicato”. L’avvocato Castronovo ha inoltre sostenuto che le accuse del pentito di Naro, Giuseppe Sardino non trovano alcun riscontro.

 

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