Strage di Altavilla, ci sarebbero dei complici: la donna uccisa era di Aragona

Antonella Salamone, sterminata questa notte dal marito nella loro casa di Altavilla Milicia era originaria di Aragona in provincia di Agrigento. “Non riusciamo a capire come sia stato possibile tutto questo. Sapevamo di liti come ce ne sono in tutte le famiglia ma non potevamo pensare che potesse succedere tutto questo”. Lo hanno detto la zia e la nonna dei nipoti che sono venuti da Aragona non appena hanno sentito la notizia. La donna uccisa Antonella Salamone è originaria di Aragona. “Lui era molto religioso. Lavorava tanto. Lei faceva la badante. Lui cercava di accontentarla in tutto. Ancora non riusciamo a comprendere cosa sia successo. Ora cerchiamo di abbracciare mia nipote”.

La famiglia Barreca abitava in una villetta nelle campagne alla periferia di Altavilla Milicia, in via Reggia Trazzera Marina di Granatelli. Una casa come tante altre in una zona tranquilla, abitata da gente comune e laboriosa. I vicini descrivono i Barreca come brava gente, una famiglia normale con qualche difficoltà economica recente, ma nessun disagio particolare. Nessuno ricorda episodi di instabilità mentale o comportamenti violenti del capofamiglia.Le indagini per ricostruire la dinamica e il movente del triplice omicidio sono coordinate dalla Procura di Termini Imerese e affidate ai militari del Reparto Operativo di Palermo.Non è ancora chiaro il motivo per cui la 17enne sia stata risparmiata dal padre. Sulla strage indagano i carabinieri della compagnia di Bagheria e il Nucleo operativo di Monreale.

Giovanni Barreca è stato condotto in caserma insieme ad una coppia di conoscenti per essere interrogato. Gli inquirenti vogliono capire se i due abbiano avuto un ruolo nell’eccidio, magari aiutando l’omicida a liberarsi del cadavere della moglie. Si cerca anche di ricostruire la personalità dell’uomo per comprendere cosa possa averlo spinto, in una notte di follia, a spezzare le vite della consorte e dei figli che avrebbe dovuto proteggere.

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