Uccise amante incinta, condannato all’ergastolo in appello imprenditore

La seconda sezione della corte d’assise d’appello di Palermo, presieduta da Angelo Pellino, ha condannato all’ergastolo l’imprenditore di Partinico (Palermo) Antonino Borgia, imputato dell’omicidio di Ana Maria Lacramioara Di Piazza, avvenuto nel 2019. In primo grado era stato condannato al carcere a vita. In appello erano cadute tutte le aggravanti e la condanna era stata ridotta a 19 anni e 4 mesi. Sentenza annullata dalla Cassazione, che ha rinviato a Palermo per un nuovo giudizio, concluso adesso con una nuova condanna all’ergastolo.

L’imprenditore che aveva una relazione con la donna, incinta al quarto mese, la uccise a colpi di bastone e a coltellate. Le fasi del delitto furono riprese da alcune telecamere di sorveglianza della zona. Dietro al delitto c’era la paura di Borgia che la sua storia extraconiugale venisse alla luce. Ana Di Piazza era originaria della Romania.L’imputato, secondo l’accusa aveva intenzione di rifugiarsi negli Stati Uniti.

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