TURCHIA – Istanbul, spari fuori da moschea. In discoteca 39 morti

La Turchia di nuovo sotto attacco. A essere colpita, la notte di Capodanno, una delle discoteche più famose di Istanbul, «Reina», che si trova sul Bosforo nella parte europea. Le vittime, secondo quanto ha riferito il ministro dell’Interno turco Süleyman Soylu, sono 39 di cui 15 stranieri; 69 i feriti di cui alcuni in gravi condizioni. Tra i morti anche un poliziotto che avrebbe provato a fermare l’assalitore all’ingresso del locale. Il governatore ha parlato di «attacco terroristico condotto da un solo attentatore» tuttora ricercato. E proprio per non interferire con l’attività dell’intelligence e delle forze di polizia, le autorità hanno imposto il blackout dei media turchi sulla copertura e diffusione di notizie sull’attacco. Attentato che punta a «seminare il caos» in Turchia il primo commento di Erdogan. «Purtroppo, la violenza ha colpito anche in questa notte di auguri e di speranza. Addolorato sono vicino al popolo turco» le parole di papa Francesco che durante l’Angelus in piazza San Pietro ha pregato per le vittime dell’attacco.

Nessuna rivendicazione è ancora stata diffusa. Alcuni testimoni hanno raccontato all’agenzia di stampa turca Dogan che durante la sparatoria l’assalitore gridava frasi in arabo, ma non avrebbe detto nulla sui mandanti dell’attacco. Secondo gli esperti citati dalla tv Al Jazeera, comunque, ci sarebbe la mano dell’Isis per tempistica e bersaglio dell’attacco. «Nessun attacco terroristico speccerà la nostra unità» ha scritto su twitter il ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag in un tweet: «La Turchia continuerà la sua determinata battaglia per estirpare il terrorismo».

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