32enne arrestato con le nuove norme del “Codice Rosso Bis”.“Non voleva neanche che l’ex moglie andasse in chiesa”

Pedinava e minacciava l’ex moglie, nonostante avesse il divieto di avvicinamento, e successivamente, mentre era agli arresti domiciliari, ha continuato a importunare la donna. Nel mirino anche la suocera.Le seguiva anche in chiesa, dove le due donne andavano a messa. Adesso, l’uomo, di Gela è finito in carcere – grazie all’applicazione delle nuove disposizioni del Codice Rosso BisQuesto recente emendamento prevede, infatti, l’arresto in «flagranza differita»Nei giorni scorsi il provvedimento aveva trovato applicazione a Giulianova e a Palestrina.

L’uomo, di 32 anni, è stato arrestato dagli uomini del commissariato di polizia di Gela, coordinati dal procuratore capo facente funzione, Lucia Musti (nella foto). «È l’ennesimo intervento del legislatore sul Codice rosso – il procuratore, applicata a Gela da alcuni mesi – Per come la vedo io, la legislazione italiana è puntuale. Non è perfetta ma è celere. «Lui si infastidiva persino se la moglie andava in chiesa. Considera, insomma, la donna come una proprietà», spiega il magistrato.Il marito della vittima, nonostante fosse ai domiciliari, per l’aggravamento della misura, «essendo stato autorizzato dall’Autorità giudiziaria ad allontanarsi dal domicilio al solo fine di recarsi al Sert di Gela, sfruttava la stessa autorizzazione per recarsi ripetutamente presso l’abitazione della suocera ove dimora attualmente la moglie e commettere il reato», scrive il pm nel provvedimento.

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