AGRIGENTO – Il bilancio dei Carabinieri nel 2018

Il 2018 si conclude con un bilancio particolarmente positivo per i Carabinieri di Agrigento, agli ordini del colonnello Giovanni Pellegrino, con una generalizzata flessione dei reati più allarmanti, ed un incremento del 23% di arresti rispetto al 2017, la maggior parte dei quali in flagranza di reato. E poi con la riduzione in provincia delle estorsioni, il ridimensionamento del 19% delle rapine e del 14% degli atti incendiari. E in occasione dei 4 omicidi avvenuti nella provincia, per cui hanno investigato i Carabinieri, i responsabili sono stati scoperti e arrestati. Poi altri risultati di rilievo sono stati conseguiti sul versante del commercio abusivo, con, tra l’altro, il recupero della fruibilità, da parte degli agrigentini e dei turisti, della passeggiata sul litorale di San Leone. E, più recentemente, nella lotta all’abbandono incontrollato per strada dei rifiuti con il sequestro di cumuli di rifiuti e discariche abusive, e con sanzioni per oltre 210mila euro. Sono stati oltre 500 gli interventi effettuati dai Carabinieri di Agrigento in occasione dell’alluvione del 3 novembre scorso, in cui decine di persone sono state salvate dal generoso intervento di oltre 200 militari. E poi 140mila ore di pattuglie e perlustrazioni svolte dall’inizio dell’anno hanno determinato il controllo di oltre 60.000 soggetti e di quasi 40.000 veicoli. Massima attenzione è stata prestata ai reati contro la pubblica amministrazione, la corruzione, e poi la violenza sulle donne, l’immigrazione, la sicurezza antiterrorismo, oltre che, su un piano preventivo e repressivo, dei reati predatori. E poi, la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’aggressione al caporalato, e lo spaccio di sostanze stupefacenti con oltre 150 spacciatori arrestati in provincia e con enormi quantitativi di droga sequestrati, ad esempio il sequestro, in un solo colpo, di una maxi piantagione di marijuana a Campobello di Licata, con la distruzione di oltre 30 tonnellate di stupefacente. E poi la maxi operazione antimafia “Montagna”, il 22 gennaio 2018, ad opera dei Carabinieri del Reparto Operativo, che ha decapitato i vertici di tre mandamenti mafiosi e di 16 famiglie ad essi collegate, con il contestuale sequestro di oltre un milione e mezzo di euro e lo scioglimento, per infiltrazioni mafiose, di uno dei Comuni interessati dalle indagini. E poi, oltre 50 attività di ristorazione oggetto di provvedimenti sanzionatori per circa 200mila euro, con il sequestro di oltre 5 tonnellate di alimenti mal conservati. E poi i controlli alle sale giochi con decine di slot machine sequestrate e centinaia di migliaia di euro di sanzioni ai gestori irregolari. E poi l’attenzione ai più giovani, con oltre 6mila studenti incontrati in tutta la provincia nel corso di tanti incontri nelle scuole su bullismo, cyberbullismo, droga, guida sicura, violenza di genere, ludopatia e rispetto dell’ambiente.

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