AGRIGENTO – Cemento depotenziato all’IPIA “Enrico Fermi”

All’inizio dell’anno scolastico manca davvero poco, ma iniziano ad esserci i primi problemi per la popolazione studentesca agrigentina; a riesumare gli “spettri” dell’agosto del 2009, quando scoppiò il caso del cemento depotenziato all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, sono le condizioni in cui versa la struttura dell’IPIA “Enrico Fermi”, in cui è stato accertato che l’istituto di contrada Calcarelle presenta lo stesso problema che tre anni fa fece balzare agli onori della cronaca il nosocomio agrigentino.

Già nello scorso ottobre, un padiglione del Fermi era stato chiuso per il cemento depotenziato, ma i controlli più recenti hanno accertato che è tutta la struttura ad essere interessata dal problema; un grattacapo non da poco per la Provincia di Agrigento, che adesso deve cercare una sistemazione adeguata per i tanti ragazzi che frequentano l’istituto professionale.

“Stiamo facendo tutto il possibile per trovare le soluzioni più adeguate nel più breve tempo possibile –  dichiara il presidente della provincia, Eugenio D’Orsi – c’è in ballo l’incolumità degli studenti e questa è la cosa più importante; adesso già da domani inizieremo con una serie di riunioni volte a rintracciare locali idonei per svolgere l’anno scolastico regolarmente.”

Dalle indagini svolte, sembrerebbe che la struttura potrebbe avere seri danni anche in caso di una scossa di terremoto di media intensità; in un periodo in cui si parla spesso di terremoti ed in cui è stato lanciato da più parti l’allarme per un probabile sisma importante in Sicilia, da un lato è positivo il fatto che si facciano più controlli mirati alla stabilità degli edifici sensibili, dall’altro il risultato di tali controlli è certamente un segnale preoccupante.

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