AGRIGENTO – Conferenza stampa in Procura su Carola Rackete

“Abbiamo ritenuto che non si trattasse di uno stato di necessità perché la” nave “Sea Watch aveva ricevuto nei giorni precedenti assistenza medica ed era in continuo contatto con le autorità marittime e militari per ogni assistenza”. Lo ha detto in conferenza stampa il Procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, dopo la udienza di convalida dell’arresto di Carola Rackete, capitana della Sea Watch 3. La manovra di Rackete è stata ritenuta “come un atto volontario con i motori laterali che ha provocato lo schiacciamento della motovedetta verso la banchina, condotto con coscienza e volontà”. La comandante per la procura non era obbligata a entrare nel porto di Lampedusa violando l’alt intimato dalla Guardia di Finanza. –

L’udienza si è svolta in un clima sereno e di collaborazione.

“Abbiamo inoltre chiesto come misura cautelare, ha concluso Patronaggio, per Carola Rackete il divieto di dimora nella provincia di Agrigento, che comprende i porti di Porto Empedocle, Agrigento e Lampedusa perché è sufficiente per non danneggiare le indagini” .

Intanto il procuratore aggiunto Salvatore Vella, ha gia’ convocato per il 9 luglio, per rendere interrogatorio in qualita’ di indagata per l’ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, la comandante di Sea Watch3 Carola Rackete. Si tratta del primo fascicolo aperto nel quale viene contestata anche la “disobbedienza a nave da guerra”, che scaturisce dall’avere violato il divieto di ingresso in acque italiane trasportando i migranti. L’interrogatorio era in programma sabato mattina ma e’ stato rinviato per l’arresto della trentunenne tedesca, arresto che ha fatto scattare un secondo procedimento.


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