AGRIGENTO – Il Questore :”Arnone sia sorvegliato speciale”

Il questore di Agrigento, Mario Finocchiaro, ha chiesto l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nei confronti dell’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone. Nella proposta, indirizzata alla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento, il questore ha evidenziato come la condotta dell’Arnone abbia portato alla decisione di chiedere la misura, al fine di “porre un freno ai comportamenti in grado di mettere in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica e che ledono gli interessi comuni della pacifica convivenza”.

Nel documento viene raccontato come negli ultimi anni gli uffici della Questura abbiano posto l’attenzione su quella che è apparsa come una vera e propria escalation di presunti reati commessi dall’Arnone, che avrebbero messo talvolta “in pericolo anche l’ordine e la sicurezza pubblica e che, quindi, meritano di essere frenati”. A beneficio della tesi, sono stati riportati tutti i trascorsi dell’avvocato agrigentino, tra cui le cinque condanne definitive, i 41 procedimenti in corso a carico dell’Arnone di competenza della Procura di Agrigento, i due procedimenti aperti dalla Procura di Palermo e i cinque procedimenti della Procura di Caltanissetta. Ed ancora: le 33 iscrizioni nel registro degli indagati da parte della Procura di Agrigento e le tre iscrizioni da parte della Procura di Palermo, nonché l’avviso orale già emesso dal questore di Agrigento e tutti gli eventi che sono stati registrati dalla data della notifica dell’avviso orale in poi.

Nell’ambito della lunga e dettagliata argomentazione, redatta dalla Divisione di polizia anticrimine della Questura di Agrigento, il questore Finocchiaro ha spiegato come il soggetto Arnone sia “dedito alla commissione di reati che mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica”.

E l’avvocato Giuseppe Arnone replica : “Ricordo al Questore che nella Sua Questura ancora vi sono i filmati registrati dai suoi agenti la mattina del 30 settembre scorso, quando sono stati compiuti gravissimi reati dal capo della Sezione Anticrimine, che adesso ha elaborato la risibile e sconcertante richiesta di misura di prevenzione nei miei confronti. E tra i reati commessi dal capo della Sezione Anticrimine vi sono la violazione di domicilio, per essere entrato con la forza e senza alcuna ragione nella la mia privata abitazione, poi minacce aggravate di sottopormi a trattamento sanitario obbligatorio, di privarmi della libertà personale trasportandomi in Questura di forza, e poi percosse per avermi aggredito e strattonato fisicamente, scaraventandomi a terra. Credo sia la prima volta dalla Liberazione di Italia ad oggi che si chiede l’obbligo di soggiorno per un avvocato, soprattutto esponente politico, sulla base di prospettazioni accusatorie di reati di opinione quali la diffamazione e un assolutamente inesistente vilipendio alle Istituzioni dello Stato. Ricordo al Questore che ad Agrigento abbiamo ottimi Giudici che hanno già rigettato le farneticanti richieste di 12 anni di carcere per la mia persona, per assurdi reati quali la corruzione, il falso, la calunnia, l’estorsione nonché hanno rigettato richieste di misure cautelari”.

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