AGRIGENTO – Pena ridotta per i vivandieri di Gerlandino Messina

La Corte di Appello di Palermo, (presidente Daniela Puleo), ha ridotto la pena inflitta in primo grado ai favaresi Carmelo Bellavia, 50 anni, e Antonio Costa, 49 anni, rispettivamente padre e suocero del vivandiere Calogero Bellavia, condannato in via definitiva per essere stato uno dei favoreggiatori della latitanza del numero due di Cosa nostra agrigentina, Gerlandino Messina. Bellavia e Costa, difesi dall’avvocato Giovanni Castronovo, sono accusati anche loro di favoreggiamento personale nei confronti del boss empedoclino. La Corte di Appello ha quindi inflitto a Bellavia la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione, (3 anni e 4 mesi in primo grado), e a Costa 1 anno e 8 mesi di reclusione, (2 anni e 4 mesi in primo grado). A Carmelo Bellavia a seguito della parziale riforma è stata revocata la sanzione accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. In caso di conferma della sentenza della Cassazione, lo stesso Bellavia potrà beneficiare delle misure alternative previste dalla legge Simeoni. A Costa è stata, invece, concessa la sospensione condizionale della pena.

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