AGRIGENTO – Vision 2020: solo l’inizio di un percorso condiviso [FOTO]

Vision 2020: per Agrigento soltanto l’inizio di un percorso condiviso. Si è conclusa ieri la giornata-evento per un Turismo sostenibile, organizzata dalla Fondazione AGireinsieme, in collaborazione con il Distretto turistico regionale Valle dei Templi.

La mattinata ha visto lo svolgimento del workshop a Casa Sanfilippo, sede del Parco archeologico Valle dei Templi, che ha patrocinato l’iniziativa. Il workshop, moderato dal caporedattore Rai, Maria Pia Farinella, è stato aperto dalla proiezione di un video sul “progetto di visione per i prossimi 8 anni”, una sorta di anticipazione dei temi che sarebbero stati trattati, tratteggiati da pochi esempi su come potrebbero cambiare alcuni luoghi di Agrigento, migliorandone l’immagine e la qualità dell’accoglienza, con effetti positivi per residenti e visitatori. Ad aprire gli interventi è stato Gaetano Pendolino, co-fondatore e amministratore del Distretto turistico Valle dei Templi, che ha tracciato la recente storia della nascita del Distretto, spiegandone l’esigenza e il valore dell’aggregazione pubblico-privata per la creazione di un sistema turistico di valore. Quindi si è dato il via alla presentazione del Piano d’Azione elaborato dal Crest (Center for responsible travel) da parte di Martha Honey, direttore del centro di ricerca, e di Juan Luna Kelser, docente della George Washington University, incaricati da AGireinsieme di analizzare punti di forza e di debolezza del sistema turistico ad Agrigento.

E’ seguito l’intervento di Andrea Corso, assessore al Turismo del Comune di Siracusa, il quale ha sottolineato le occasioni colte dalla sua città dagli anni Novanta in poi, grazie alla legge n. 70 del ’76 e successivamente con i progetti Urban e PRU, per la realizzazione di progetti che hanno migliorato l’accoglienza di Ortigia; Corso ha anche parlato delle scelte che, a suo parere, non andavano fatte e che dovrebbero essere utile monito per le scelte da adottare ad Agrigento.

Delle potenzialità di ricerca all’interno dell’area archeologica in rapporto con l’Università hanno parlato: Valentina Calì, che ha presentato l’esempio del Museo archeologico virtuale di Ercolano, come esempio da seguire ad Agrigento per migliorare la comunicazione e l’interazione con i visitatori; il professorOscar Belvedere, presidente del Corso di laurea Magistrale in Archeologia del Polo didattico di Agrigento dell’Università di Palermo, che ha affermato la necessità di incentivare le attività di ricerca e di scavo, del coinvolgimento degli studenti del corso di laurea, e anche delle enormi potenzialità di studio che riserva la città, rispetto perfino al periodo di epoca romana, che è meno conosciuto; il direttore del Parco archeologico, Giuseppe Parello, ha sottolineato la grande apertura dimostrata dal Parco negli ultimi tempi nei confronti delle volontà espresse dal territorio, l’interazione con la città, e anche le iniziativa condotte all’interno dell’area archeologica, che hanno attirato numerosi visitatori.

Sono seguite le relazioni sulle opere necessarie per una migliore qualità di vita: Domenico Fontana ha parlato di progetti di waterfront, incentrati sul porticciolo, ovvero sul potenziamento del diportismo nautico, e della necessità che il lungomare di San Leone torni a “guardare” il mare; Paolo Pullara, presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi e l’architetto Alfonso Cimino hanno illustrato gli opportuni interventi sul turismo congressuale e sulla viabilità del viale Leonardo Sciascia.

Poco dopo Joseph Mifsud, presidente del Cupa, in qualità di presidente dell’Emuni, la rete di oltre 200 atenei del Mediterraneo, ha sottoscritto una convenzione con il presidente del Distretto turistico, il sindaco Marco Zambuto, per promuovere ad Agrigento le attività di studio di universitari provenienti da altri Paesi e garantire flussi continui di giovani sul nostro territorio. Vittorio Messina, presidente della Camera di Commercio è intervenuto anche come presidente del Centro commerciale naturale Via Atenea e Dintorni, presentandone le attività progettuali di riqualificazione e rivitalizzazione di una parte importante del nostro centro storico. Massimo Raso, segretario provinciale della Cgil, ha espresso l’ampia disponibilità del sindacato a sostenere tutte quelle iniziative che nel settore del turismo possano contribuire a creare posti di lavoro. Il soprintendente ai Beni culturali, Pietro Meli, ha illustrato le attività che impegnano la Soprintendenza anche in parti del territorio che non sono direttamente connesse alla Valle dei templi, ed in particolare ha lamentato la scarsità di risorse disponibili per recuperare, conservare e arricchire l’enorme patrimonio della città.

Il Coordinatore dei Programmi integrati di sviluppo urbano e del piano strategico, Enzo Camilleri, ha ricordato il percorso di programmazione avviato già da diversi anni, e ha affermato che la volontà di condivisione che è stata espressa da tutti i relatori attorno alla proposta della Fondazione Agireinsieme e del Distretto Valle dei Templi, di cui è co-fondatore, è il segno di come i tempi siano oggi maturi per poter passare ad una vera “governance” per la realizzazione dei programmi. Nell’apprezzare l’analisi del Crest, ha detto che sostanzialmente gli americani indicano che la strada da percorrere sia quella su cui si sta lavorando.

Per la Regione è intervenuto Fabio Bartoletti, dirigente del Settore III del Dipartimento turismo, il quale è intervenuto nella qualità di  responsabile dei recentemente istituiti distretti turistici, confermando che la Regione Siciliana punta molto sulla crescita dei distretti turistici per fare sinergia pubblico-privata.

Il presidente della Fondazione, Salvatore Moncada, ha enfatizzato il potere della condivisione, senza cui questa città rischia di svuotarsi. Per Moncada è giunto il tempo di pensare al futuro della città anche per le generazioni che verranno,  per non commettere gli errori di quanti ci hanno lasciato in eredità questa città, in cui i turisti non vengono o da cui vanno via dopo poche ore. Ha affermato che la Fondazione si sta impegnando in tal senso con il Distretto, con il Comune, con il Parco archeologico, con la Curia. Ha annunciato di aver avanzato al sindaco proposte forti e motivate “shock” per la riqualificazione del centro storico guardando sia ai cittadini residenti che al turismo residenziale. Ha anche lanciato la proposta al sindaco di mettere a disposizione dei giovani quel patrimonio comunale non utilizzato e di scarso valore che rischia di perdersi perché abbandonato.

L’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, dopo aver precisato che il sistema dell’accoglienza include anche i disperati che approdano sulle nostre coste alla ricerca di un domani, ha affermato che bisogna essere se non pessimisti o ottimisti rispetto al futuro, almeno realisti: la Chiesa è pronta a continuare a impegnarsi per la città e per i suoi figli.

Il sindaco, Marco Zambuto, si è detto pronto ad accogliere le proposte della Fondazione e a far sì che si prosegua la collaborazione che è già stata avviata, con successo, con i contratti di sponsorizzazione. Ha mostrato anche severità di giudizio nei confronti di una burocrazia comunale arroccata ed incapace di slanci culturali.

Al termine, dal pubblico sono intervenuti Fabrizio La Gaipa, imprenditore del turismo, e Maurizio Vinti, che con l’associazione Culturart sta valorizzando la zona  di via Neve e via Restivo, nel centro storico, facendone un percorso di arte e ceramica locale.

In serata si sono svolte all’abbazia di Santo Spirito le riprese televisive del programma di Giovanni Taglialavoro che andrà in onda su diverse emittenti tv.

Ad aprire è stato un “welcome” condotto da Chiara Mangione, quindi il programma di Taglialavoro con Gabriella Omodei e Pietro Fattori.  Numerosi gli ospiti, tra cui Emilio Arcuri, assessore al centro storico della cosiddetta Primavera palermitana, Andrea Bartoli, fondatore di Farm Cultural Park, parco culturale e turistico contemporaneo di Favara, Gianfranco Jannuzzo, che ha regalato diversi momenti di emozione col sottofondo musicale di Francesco Buzzurro; ed ancora Mimmo Galletto, Edoardo Savatteri, Sandro Sciarratta e Filippo Portera, Andrea Francesco Manno, Peppe Porretta, Salvo Galante; quindi  gli interventi di Beniamino Biondi, Tano Siracusa, Franco Fasulo, Giovanni Moscato, i contributi video di Elvira Mangione, Enzo Campo, Peppe Lo Pilato, Pierfilippo Spoto, Alessandro Tedesco, Damiano Ferraro, Raffaele La Scala e Giovanni Moscato. Per finire degustazioni offerte da produttori locali: Mandranova di Palma di Montechiaro, La Gaipa di Agrigento, le suore del Monastero di Santo SpiritoBiomelograno di Agrigento, la pescheria Sapore di Mare di Porto Empedocle.

Le fiaccole accese hanno indicato altri percorsi di arte e musica che hanno avuto l’apice nella zona di via Neve. Unica nota stonata: il protrarsi della registrazione del programma non ha consentito ai presenti nell’abbazia di poter godere fino in fondo delle attività negli altri siti del centro storico, dove hanno dato un contributo tra gli altri i VentunovuDomenico Montemurro e Giuseppe Cammarata, Fabrizio Chiarenza, Labmura, ASudArtecontemporanea, FactoryArts.


 

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