Ars, approvato il Ddl editoria “Tutelata l’informazione libera”

PALERMOIl ddl sul sostegno all’editoria è stato approvato oggi dall’assemblea regionale siciliana con 35 voti a favore e 24 contrari. Il ddl prevede misure di sostegno alle testate giornalistiche di informazione che operano in Sicilia e che fatturano almeno il 60% nell’isola: i contributi sono destinati alla carta stampata, emittenza televisiva, emittenza radiofonica, testate on-line, agenzie di stampa e stampa periodica e che rispondano ad alcuni requisiti – tecnici, e relativi alla composizione della redazione – previsti dalla norma. 

Le somme a disposizione ammontano a 15 milioni di euro per investimenti, si tratta di fondi comunitari della programmazione 2014/2020. Per la parte relativa alla comunicazione istituzionale vi sono 300 mila euro, per contributi in conto interesse e consolidamento passività onerose ci sono complessivamente 500 mila euro.

Le misure vanno, dunque, dai contributi per innovazione tecnologica ad iniziative per la formazione, dal sostegno alla riqualificazione e all’aggiornamento del personale agli incentivi fiscali anche attraverso il credito di imposta per investimenti, da interventi di comunicazione istituzionale ai contributi per abbattimento interessi, ai contributi in conto interesse per il consolidamento delle passività. “È una buona legge, che può essere migliorata nella sua concreta applicazione che passerà dai decreti attuativi dell’assessorato alle Attività Produttive”, ha detto in aula Lino Leanza (parlamentare del gruppo ‘Articolo 4’), uno dei principali sostenitori del disegno di legge. “Queste misure incoraggiano innovazione tecnologica e investimenti – ha aggiunto – che si tradurranno in occupazione e sviluppo”.

“Si tratta di una legge importantissima, che ha visto l’impegno sinergico delle commissioni, dell’aula e del governo: tutti hanno lavorato per questo obiettivo, ora si potrà avviare la seconda fase che vedrà l’inserimento nella politica di programmazione comunitaria di questo settore che finora è sempre stato escluso” aggiunge Linda Vancheri, assessore regionale alle Attività produttive. “In questa seconda fase gli interventi a supporto delle imprese di editoria, emittenti radiofoniche, televisive e agenzie di stampa, trascurate nel ddl approvato oggi, ma parte integrante della filiera, privilegeranno lo sviluppo tecnologico, sappiamo bene che la comunicazione oggi è strettamente legata con la capacità di innovare i mezzi tecnologici e dobbiamo permettere alle piccole e medie imprese di mantenere alto il livello in questo senso”.

“Un passo importante ed assolutamente positivo verso un comparto strategico per l’economia, l’occupazione e la libera circolazione delle notizie e delle idee” commenta Totò Lentini, relatore del disegno di legge n.304, commenta l’approvazione del testo a Sala d’Ercole. “Le piccole e medie imprese dell’informazione siciliana, centinaia di realtà diffuse su tutto il territorio, danno lavoro a migliaia fra giornalisti, tecnici ed altri operatori ed assicurano un’informazione plurale, potranno finalmente beneficiare di strumenti efficaci per il risanamento e per la realizzazione di nuovi investimenti. Con un lavoro attento nelle Commissioni ed in Aula – prosegue il deputato di Articolo 4 – abbiamo realizzato un provvedimento che interviene senza nessuna ‘distribuzione a pioggia’ ma va, invece, ad incentivare (con prestazioni di garanzie e crediti agevolati) gli investimenti privati, tutelando rigorosamente l’occupazione e la professionalità di giornalisti ed operatori quali garanzia della qualità del servizio agli utenti”.

“Esprimendo soddisfazione per l’approvazione di un testo che può costituire un modello positivo di approccio concreto, condiviso e fattivo ai tanti, troppi, problemi che affliggono la nostra terra. In una società sempre più globalizzata, il sostegno all’informazione locale assume un valore importantissimo. Ormai basta un clic per essere sommersi da notizie che provengono da ogni parte del mondo, e magari non sappiamo cosa succede nella nostra città: per questo crediamo sia giusto che la Regione sostenga la produzione di notizie ‘made in Sicily'”, dicono il presidente del gruppo Pd Baldo Gucciardi e la parlamentare regionale Concetta Raia, vicepresidente della commissione Ue all’Ars. “La legge approvata – aggiungono Gucciardi e Raia – è un sostegno concreto a chi, in Sicilia, produce informazione rivolta ai siciliani. È una legge moderna ed attuale, che indica parametri e requisiti precisi e rispetto alla quale abbiamo dato un importante contributo”.

Soddisfazione anche da parte del vice presidente dell’Ars, Salvo Pogliese. “L’approvazione del ddl è un segnale importante e positivo inviato a un settore strategico, non solo per le migliaia di professionisti che vi lavorano, ma anche per la funzione fondamentale che svolge l’informazione locale a tutela del pluralismo democratico. Con l’approvazione di questa normativa, assolutamente necessaria nel momento di forte crisi che vive il settore, la Sicilia finalmente si equipara alle altre regioni italiane che già da tempo avevano previsto interventi a sostegno del mondo dell’informazione”.

Contrari i deputati del M5s. “Il Movimento 5 Stelle è contrario, per genesi, ad un contributo pubblico all’editoria: la stampa libera è tale solo se non è legata a finanziamenti pubblici, e in Italia ci sono molti esempi di redazioni che fanno un ottimo lavoro in assoluta libertà – dice Giancarlo Cancelleri, capogruppo del M5S all’Ars – Nelle altre regioni d’Italia è stato dato un contributo per l’ammodernamento tecnologico in occasione del passaggio al digitale terrestre ma questa è un’altra cosa, è un finanziamento di tutt’altra natura. Questa legge tra l’altro premia i censori dal momento che anche chi è stato condannato in giudicato per aver violato l’articolo 21 della Costituzione che tutela la libertà di espressione, può rientrare tra i beneficiari dei contributi: un paradosso che si commenta da solo”.

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