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Barreca voleva fare un esorcismo a un detenuto: trasferito dal carcere Pagliarelli

Gli agenti della polizia penitenziaria di Palermo lo hanno prelevato venerdì sera in tutta fretta per portarlo nel carcere di Enna.

Gli agenti della polizia penitenziaria di Palermo lo hanno prelevato venerdì sera in tutta fretta per portarlo nel carcere di Enna. Nemmeno il suo avvocato, Giancarlo Barracato, era stato messo al corrente del trasferimento urgente. Il legale è stato avvisato a cose fatte. Ufficialmente Giovanni Barreca ha dovuto lasciare la sua cella nella casa circondariale Pagliarelli per essere ospitato in una struttura con una popolazione ridotta che possa garantirgli un controllo e un’assistenza migliori. In realtà, lo spostamento sarebbe stato deciso per la sua sicurezza: l’imbianchino – accusato di avere sterminato la famiglia con la complicità della figlia e di Sabrina Fina e Massimo Carandente, nella strage avvenuta nella villetta di Altavilla Milicia – potrebbe aver provocato il risentimento di qualche altro detenuto della sua sezione dell’istituto di pena.L’uomo, che è precipitato in una sorta di delirio mistico perfino dietro le sbarre avrebbe continuato a vedere il demonio. Nei giorni scorsi, nonostante fosse in isolamento, aveva sentito alcuni lamenti provenire da un vicino, proponendo di compiere un esorcismo per liberare il compagno dalla possessione, attraverso la preghiera: un atteggiamento che potrebbe avere incrinato i delicati equilibri tra i reclusi, aumentando così il rischio di possibili ritorsioni. Per questo motivo, sarebbe stato allontanato temporaneamente.

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