CATTOLICA ERACLEA – Omicidio Contarini, disposto il giudizio immediato per Ferrera

Una coltellata al torace perché i lavori edili, commissionati in un’abitazione di una familiare, non erano stati eseguiti in maniera soddisfacente. La minaccia di estromissione sarebbe presto sfociata in lite fino al fendente mortale.

E’ questo il movente che, lo scorso 27 dicembre, avrebbe spinto il pensionato 66enne Giovanni Ferrera ad assassinare il muratore cinquantunenne Carmelo Contarini. La vicenda, meno di 9 mesi più tardi, approderà in aula per il processo. Il gip Stefano Zammuto, accogliendo la richiesta del pm Paola Vetro, ha disposto il giudizio immediato. La prova, dunque, è ritenuta “evidente” e non è necessaria l’udienza preliminare. L’inizio del dibattimento è in programma il 20 settembre davanti alla Corte di assise presieduta da Wilma Angela Mazzara.

La parte offesa, che si costituirà parte civile, è assistita dall’avvocato Giovanna Morello.

L’imputato, che ha nominato come difensori gli avvocati Valeria Martorana e Guglielmo Gulotta, dopo l’omicidio, avvenuto in via Agrigento, davanti all’abitazione della vittima, a Cattolica Eraclea, ha consegnato l’arma e, in un primo momento, davanti ai carabinieri, si è chiuso nel mutismo. La procura gli contesta pure l’aggravante dei futili motivi. Le indagini dei carabinieri, durante le quali sono state pure disposte delle intercettazioni, avrebbero consentito di delineare il contesto in cui è maturato l’omicidio.

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