Colpo alla famiglia mafiosa di Campofranco: 9 arresti

Arrestate dai carabinieri a Caltanissetta nove persone per associazione mafiosa. La decima è tutt’ora ricercata. Gli indagati sarebbero affiliati alla famiglia mafiosa di Campofranco, nota come clan Vaccaro. Sono ritenuti, tra l’altro, gli autori di quattro estorsioni  ai danni di alcune ditte impegnate nel rifacimento di opere pubbliche a Campofranco e Milena. 

Le indagini, coordinate dalla Dda nissena, sono iniziate dopo la scarcerazione di Angelo Schillaci che ha scontato la condanna per il reato di associazione mafiosa, ritenuto dagli inquirenti, contiguo al clan nisseno.

Le risultanze investigative hanno consentito di “accertare come gli indagati, la maggior parte dei quali presunti appartenenti alla famiglia mafiosa di Campofranco, si fossero adoperati per la riorganizzazione del sodalizio criminale, con un particolare interesse al reperimento di armi e alla costituzione di una ”cassa comune” attraverso i proventi illeciti delle estorsioni e dello spaccio di sostanze stupefacenti”, e hanno permesso di delinearne struttura e vertici e di accertare rapporti di collaborazione con soggetti di Milena e della provincia di Agrigento, funzionali al perseguimento del programma criminoso delineato immediatamente dopo la scarcerazione di Schillaci.  

Apparentemente in difficoltà per la carenza di risorse umane in libertà, il clan avrebbe continuato a operare efficacemente sul territorio mantenendo un controllo dello stesso attraverso individui già noti ed altri ”avvicinati” e/o ”riservati”, reclutati nel periodo più recente. Nel corso delle attività, tra l’altro, sarebbe emersa l’acredine dello Schillaci nei confronti di un ”uomo d’onore”, attualmente collaboratore di Giustizia, tanto da pensare di attuare delle azioni ritorsive nei confronti dello stesso.

“La famiglia mafiosa campofranchese di ”Cosa nostra”, in particolare, nota anche come clan Vaccaro per la ultraventennale riconducibilità del vertice ad appartenenti alla famiglia di sangue dei germani Domenico e Lorenzo Vaccaro, è stata sempre al centro degli equilibri di mafiosi della provincia di Caltanissetta, anche del livello regionale per l’altissimo profilo criminale dei suoi capi, a partire proprio dal citato Domenico Vaccaro, ultimo rappresentante provinciale della ”cosa nostra nissena”, che aveva assunto un ruolo rilevante negli equilibri della mafia siciliana negli anni immediatamente successivi alla cattura del capo storico Salvatore Riina perché individuato come sostituto del capo della ”commissione provinciale”, ”Piddu” Madonia”. 

I nomi degli arrestati sono: Gioacchino Cammarata, inteso “Iachino”, 54 anni di Milena; Claudio Rino Di Leo, inteso “Spatuzza”, 62 anni di Campofranco; Fabio Giovenco, 51 anni di Campofranco; Calogero Maria Giusto Giuliano, 72 anni di Campofranco; Gian Luca Lamattina, 50 anni di Campofranco; Angelo Schillaci, inteso “fungiddra”, 61 anni di Campofranco; Calogero Schillaci, 44 anni di Campofranco; Paolino Giuseppe Santo Schillaci, 56 anni di Campofranco; Vincenzo Spoto, 66 anni di Casteltermini. 

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