Duplice omicidio di Racalmuto: notte di interrogatori

Notte di interrogatori, e indagini a Racalmuto, dopo il ritrovamento nel giorno di Santa Lucia, dei corpi massacrati a coltellate di Giuseppe Seidita, 66 anni, operaio della Forestale, e della moglie Rosa Sardo di 62 anni, nel soggiorno di casa, al terzo piano del complesso di case popolari, proprio nei pressi della stazione ferroviaria.

La coppia è stata trovata abbracciata in una pozza di sangue con schizzi che sono stati trovati ovunque perfino sul soffitto dell’abitazione. I carabinieri della Scientifica hanno trovato e sequestrato vicino ai cadaveri, l’arma del duplice omicidio: una mannaia da macellaio. Il sostituto procuratore Gloria Andreoli titolare del fascicolo, assieme al procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella, nella tarda serata di ieri sono tornati nell’abitazione per effettuare un nuovo sopralluogo. Da Messina sono arrivati gli specialisti del Ris, che si occuperanno dei rilievi con strumenti sofisticatissimi.Spetterà all’autopsia sulle salme stabilirlo.

I magistrati poi, accompagnati dai carabinieri, sono tornati in caserma, per ascoltare il figlio della coppia, Salvatore di 34 anni, è lui fortemente sospettato di essere stato l’autore di tanta efferata, inaudita violenza. Una scena da film horror quella che si sono trovati dinanzi gli inquirenti . Rimane in stato di fermo. Il 34enne figlio della coppia, era stato bloccato ieri mentre girovagava, a piedi, per le vie del paese. Indossava abiti puliti. L’uomo è stato condotto in caserma e vi è rimasto tutta l’intera notte.

Anche la figlia, che ha scoperto i cadaveri dei suoi genitori, è stata posta ad interrogatorio cosi come i vicini di casa.

Stamattina sono attesi sul luogo del duplice omicidio gli specialisti del Ris che si occuperanno dei rilievi.

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1 thoughts on “Duplice omicidio di Racalmuto: notte di interrogatori

  • 14 Dicembre 2022 in 09:35
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    Non sta a me giudicare questo caso,la mia e’ una riflessione e considerazione generale che potrebbe far riflettere senza individuare l’autore dell’atto criminoso, efferato.
    Troppi casi di omicidio di mano efferata accadono in Italia. Ciò indirizza a predisporre una probabile diagnosi di dinamica cerebrale senza controllo. Priva di repressioni maniacali verso il male, senza self control ed animata da crisi irrefrenabili fino all’omicidio. Una tendenza alla rabbia senza contenimento, lascia riflettere su una probabile presenza di patologie psichiatriche. Lo Stato ha giustamente chiuso gli ospedali per questi probabili ammalati. Andrebbe organizzata una legge che imponga,alla prima avvisaglia, una attenta e scrupolosa visita ed eventualmente ristrutturare una degenza presso un nuovo e moderno istituto , realizzato ad hoc, per una attenta disamina e una creazione di centri riabilitativi che consentano di lavorare e di studiare per far riprendere le facoltà mentali normali e prive di azioni ossessivo convulsive e di altro tipo .
    Non posso dire che questo sia un caso psichiatrico, ma troppi sono stati gli omicidi effettuati da persone incontenibili mentalmente. Dal punto di vista medico, se fossi un politico, mi preoccuperei a ristabilire gli istituti di riabilitazione. Succedono fatti , letti dalle cronache giornalistiche, che certuni incontenibili uccidono per nulla, anche per un posteggio dell’autovettura. In fine, ribadisco che occorre porre rimedio serio da parte dello stato che eliminando gli ospedali psichiatrici , non ha realizzato altre forme di ricovero più moderne e senza costrizioni .

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