E’ morto lo scrittore Vincenzo Consolo

Lo scrittore Vincenzo Consolo è morto a Milano dopo una lunga malattia. Legato a Leonardo Sciascia, per lunghi anni consulente editoriale della casa editrice Einaudi per la narrativa italiana aveva raggiunto la grande notorietà nel 1976 con il romanzo rivelazione “Il sorriso dell’ignoto marinaio”. I funerali si svolgeranno probabilmente lunedì prossimo a Sant’Agata di Militello (Messina) dove Vincenzo Consolo era nato nel 1933.

Sesto di otto figli, Consolo negli anni Cinquanta si era trasferito a Milano per frequentare la Cattolica dove si è laureato in giurisprudenza. A Milano è poi tornato, dopo un breve periodo di insegnamento in Sicilia, negli anni Sessanta per seguire una sua aspirazione letteraria sulla scia di Verga, Capuana, De Roberto. A Milano lavora nella struttura di programmazione della Rai ma intreccia un intenso rapporto con il grande giro culturale. Collabora con Einaudi, stringe rapporti intensi con Leonardo Sciascia e il poeta Lucio Piccolo.

Nel 1976 viene chiamato a Palermo dal direttore del giornale L’Ora, Vittorio Nisticò, con il quale già collaborava da alcuni anni. Conclusa l’esperienza siciliana, ritorna a Milano mentre esce il romanzo che gli dà una grande notorietà: “Il sorriso dell’ignoto marinaio”. Nel 1985 pubblica “Lunaria” e due anni dopo “Retablo”. Seguiranno “Le pietre di Pantalica” e “Nottetempo casa per casa”. Nei libri ma anche nei saggi e negli articoli per il “Messaggero” e “L’Unità” Consolo mantiene un intenso rapporto con la Sicilia. Si è sempre sentito un moderno Ulisse che torna nella sua Itaca dalla quale non riesce a staccarsi. Tutte le sue opere hanno infatti la Sicilia come punto di partenza e di approdo.

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