Inchiesta ” Girgenti Acque”, prosciolto l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede 

Il Gup del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, si è pronunciata sulle richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla procura nell’ambito della maxi inchiesta su “Girgenti Acque”. Il giudice per l’udienza preliminare ha disposto il non luogo a procedere nei confronti dell’ex prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, una delle figure principali dell’intera indagine. Era accusato di aver “salvato” Girgenti Acque da una interdittiva antimafia. Non luogo a procedere anche per il giornalista Alfonso Bugea difeso dagli avvocati Vincenza e Nino Gaziano e per un’altra loro assistita, Patrizia Scimecca. Non luogo a procedere anche per i tre carabinieri finiti sotto inchiesta e per l’ex sindaco di Campobello di Licata, Michele Termini e i vertici dell’Arpa, questi ultimi accusati di alcuni reati ambientali. Il provvedimento di rinvio a giudizio, complesso e articolato, riguarda invece l’imprenditore Marco Campione così come i vertici dell’azienda che per anni si è occupata della gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento. 

Il gup di Agrigento ha prosciolto l’ex parlamentare siciliano Francesco Scoma difeso dall’avvocato Giuseppe Di Peri, l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, difeso dalla penalista Grazia Volo – entrambi erano accusati di finanziamento illecito ai partiti – e Giovanni Pitruzzella, ex Garante della concorrenza assistito dall’avvocato Marcello Montalbano imputato di associazione a delinquere.
    Erano coinvolti nell’inchiesta denominata “Waterloo” sulla presunta organizzazione a delinquere che sarebbe stata messa in piedi dall’imprenditore Marco Campione, ex presidente di Girgenti acque, società che gestiva il servizio idrico nell’Agrigentino.

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