LICATA – “Uccise ergastolano scarcerato per decorrenza termini”, sentenza a dicembre

Battute finali del processo che si celebra col rito abbreviato a carico di Orazio Orazio Umberto Cavallaro, 61 anni originario di Ravanusa, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Angelo Carità, licatese condannato all’ergastolo per omicidio ma scarcerato poco prima per scadenza dei termini di custodia. Carità venne ucciso il 2 aprile dello scorso anno, nel giorno di Pasquetta.

La scorsa udienza il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Chiara Bisso ha avanzato la richiesta di condanna all’ergastolo per Cavallaro. Questa mattina, invece, hanno discusso la parte civile – rappresentata dagli avvocati Antonino ed Enza Gaziano – e la difesa affidata all’avvocato Casalicchio. Quest’ultimo ha chiesto l’esclusione delle aggravanti contestate all’imputato oltre che avanzare la richiesta di assoluzione.

Secondo la ricostruzione, supportata anche dalle riprese di una telecamera nelle adiacenze che avrebbe ripreso tutto, Cavallaro si sarebbe recato nei pressi del terreno di Carità con un’auto messa a disposizione da alcuni familiari e avrebbe esploso ben tre colpi di arma da fuoco letali per Angelo Carità. L’indagine, che ebbe inizialmente difficoltà date dal fatto che non vi fosse collegamento tra vittima e omicida, subì una svolta sei mesi dopo l’efferato delitto grazie ai risultati dei carabinieri del Ris che trovarono tracce su una giacca usata da Cavallaro. Carità era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giovanni Brunetto, ucciso nel 2013. La Procura ipotizza un delitto su commissione, quello effettuato da Cavallaro, che avrebbe agito per “vendicare” il delitto.

Il giudice per l’udienza preliminare Luisa Turco il 9 dicembre prossimo dovrebbe pronunciare il dispositivo di sentenza.

FONTE: LICATA NOTIZIE

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