Operazione antimafia contro il mandamento di Tommaso Natale: 11 arresti

A Palermo i Carabinieri hanno inquisito Michele Micalizzi, 73 anni, appena scarcerato. Lui si sarebbe nuovamente mobilitato per assumere il controllo delle attività illecite nel mandamento “Tommaso Natale”. A lui e ad altre dieci persone sono state notificate misure cautelari: otto in carcere e tre agli arresti domiciliari. Le ipotesi di reato contestate dalla Procura sono: associazione mafiosa, estorsione e tentato omicidio aggravato. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Maurizio De Lucia, dall’aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti Giovanni Antoci e Felice De Benedittis. I Carabinieri hanno ricostruito l’organigramma del mandamento di “Tommaso Natale”, che include le famiglie di Partanna Mondello, Tommaso Natale e Zen-Pallavicino. Il bastone del comando sarebbe stato in mano a Micalizzi, genero di Saro Riccobono, fra i boss prime vittime dei corleonesi alla conquista di Palermo. Il pizzo è stato imposto a tappeto, soprattutto alle attività commerciali di Sferracavallo e Mondello. La pressione mafiosa sarebbe stata esercitata attraverso l’imposizione dei servizi di vigilanza e delle forniture di pesce e frutti di mare a molti ristoratori.

GLI ARRESTATI. Questi gli arrestati nell’operazione Metus. In carcere Michele Micalizzi, 73 anni, Gianluca Spanu, 35 anni, Domenico Caviglia, 47 anni, Amedeo Romeo, 47 anni, Rosario Gennaro, 57 anni, Matteo Pandolfo, 47 anni, Giuseppe Micalizzi, 42 anni, Carmelo Cusimano, 48 anni. Ai domiciliari sono finiti Giuseppe Giuda, 49 anni, Francesco Nappa, 37 anni e Vincenzo Garofalo, 37 anni.

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